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Pozzuoli. Stop alla musica da mezzanotte: la decisione del Sindaco

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Numerosi comuni campani, anche a causa dell’impennata dei contagi, stanno prendendo provvedimenti anti-movida. Dopo Avellino, anche il Sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, per contrastare la diffusione del Covid-19 e anche per “garantire la necessaria quiete nelle circostanti aree fortemente abitate” ha emanato una nuova ordinanza.

Vietata la musica sul lungomare, mentre sul litorale lo stop è per la mezzanotte, dal lunedì alla domenica. Sul lungomare di via Napoli sono così vietate le attività musicali e le proiezioni televisive sulle pedane che sorgono sulla strada; in generale, come si legge nell’ordinanza, non sono consentite “immissioni di rumore nell’ambiente esterno di alcun tipo e provenienza”.

L’ordinanza del primo cittadino flegreo, inoltre, limita le attività musicali fino alla mezzanotte sul litorale tra Arco Felice e Lucrino, dove sorgono molti bar e locali, per l’intera settimana, dal lunedì alla domenica.

L’ordinanza è valevole fino alla fine della stagione balneare, fissata al termine del mese di ottobre.

Abbiamo abbassato la guardia e questo ci sta portando verso una situazione allarmante. Dobbiamo assumere comportamenti responsabili, indossando le mascherine, mantenendo le distanze. Dobbiamo continuare con i vaccini, uno scudo difensivo, per evitare di ammalarsi. Non dobbiamo essere veicolo di contagi e di pericolo per la propria e altrui salute. Responsabilità di ciascuno per evitare di tornare nuovamente un passo indietro. Lo so che è estate e tutti abbiamo voglia di uscire e divertirci. Ma dobbiamo farlo con la testa sulle spalle” ha detto il primo cittadino.

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Attualità

Anziano viaggia in autostrada per due anni senza pagare il pedaggio: i particolari

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La storia che vi stiamo per raccontare vede come protagonista l’80enne Mario, benestante ma senza familiari stretti, che per combattere la noia si è trasferito presso una casa di riposo a Fiuggi.

Fin qui nulla di strano, se non fosse che l’ufficiale giudiziario della Procura della Repubblica di Frosinone l’abbia raggiunto per notificargli un decreto di giudizio immediato, in cui viene accusato d’insolvenza fraudolenta.

In particolare, l’anziano è accusato di essere il nonno sprint che per due anni, ha viaggiato senza pagare il pedaggio autostradale. Infatti, per eludere il pagamento, si attaccava alla vettura che lo precedeva ed attraversava con lei la barriera Telepass, come se passasse un solo mezzo.

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La Cassazione francese nega l’estradizione di 10 ex Brigatisti

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La Cassazione francese ha confermato il rifiuto della Francia all’estradizione dei 10 ex Brigatisti degli anni di piombo in Italia.

In particolare, per i dieci, di cui otto uomini e due donne, il Tribunale transalpino aveva già negato l’estradizione chiesta dall’Italia il 29 giugno scorso. Tuttavia all’epoca, il presidente francese Emmanuel Macron, dichiarò che “quelle persone, coinvolte in reati di sangue, meritano di essere giudicate in Italia”.

Pertanto Adriano Sabbadin, figlio del macellaio ucciso nel 1997 in Veneto ad opera dei Proletari Armati di Cesare Battisti, ha così commentato la decisione della Cassazione:

“Qual è la mia reazione..? Sono dei disgraziati, perché non c’è giustizia così!. E’ tuttavia una decisione che ci aspettavamo dalla Francia. Ci dicano allora, i giudici, quali sono i colpevoli? Ci sono dei morti sulla coscienza di queste persone”.
   

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Attualità

Evadono il Fisco per 20 anni tramite girandola di società: 22 arresti

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Salvatore Bordo è il presunto capo di un’associazione per delinquere, che avrebbe gestito una rete di consorzi e cooperative solo per evadere il Fisco per circa 20 anni, e così parlava intercettato col sistema del trojan:

“Troviamo un marocchino, qualcosa, facciamo firmare che ha portato via tutto da qua ..e svuotiamo tutto da qua”.

Inoltre, un altro indagato, gli diceva nel maggio 2022:

“Trovare qualcuno che magari torna al suo Paese, ritira le cose e se ne va”.

Tuttavia, il giudice Luca Milani ha spiegato che il sistema creato dai 22 arrestati, ha prodotto “un danno di vaste dimensioni nei confronti dell’Erario e ha inquinato il mercato del lavoro in settori nevralgici, con conseguenze disastrose per l’intera economia”.

In particolare, tra gli amministratori di fatto di alcune società, come presunti prestanome, c’erano anche due cinesi, moglie e marito titolari di un bar tabacchi a Milano. Pertanto, è considerata emblematica questa intercettazione, nella quale Bordo è a colloquio con un avvocato, il quale così spiegava alle cooperative del settore:

“Devono necessariamente operare in evasione di imposta. Non paghi l’Iva e non paghi questo e non paghi quell’altro, e ti trovi con un buco così in petto, devi solo saltare, o devi studiare il sistema come uscirne da ‘sta partita ..butti i soldi a bordo e dopo bruci ..questa è tutta la logica”.

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