

Frattamaggiore
FRATTAMAGGIORE. Il Comune spende circa 80mila euro per la cura dei cani randagi.
FRATTAMAGGIORE – Ancora un altro spreco di denaro nel comune della canapina. Alcuni giorni fa i cittadini di Frattamaggiore, almeno quelli più attenti, hanno potuto scoprire che la propria Amministrazione ha determinato la liquidazione del Servizio Ricovero, manutenzione e cura dei cani randagi, ovviamente, servizio affidato alla ditta “Rifugio Agro Aversano srl” la “modica” cifra di € 76.423,35.
Una cifra impensabile per le casse di un ente sempre quasi vuote. I frattesi pagano a caro prezzo la possibilità di non vedere cani randagi per strada. Se poi teniamo conto che un Comune di circa 5 Kmq debba pagare circa 80mila euro per un servizio non ritenuto prioritario allora siamo alla follia. Poi c’è un’altra cosa che taglia la testa al toro, si può sapere se il Sindaco Marco Antonio Del Prete ha contezza di quanti cani siano in stallo e su quanti cani è ripartita tale cifra? Ma soprattutto, siamo consapevoli del fatto che ogni anno si paga sempre la stessa cifra, evento tangibile del fatto che in questo canile non muore mai nessun cane? Gradiremo risposte in tempi brevi.
Frattamaggiore
Frattamaggiore: identificate 114 persone e controllati 82 veicoli

Ieri gli agenti del Commissariato di Frattamaggiore, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio a Frattaminore ed in particolare nelle piazze San Maurizio e Atella e nelle vie Cavalieri di Vittorio Veneto, Giovanni XXIII e Turati.
Nel corso dell’attività sono state identificate 114 persone, di cui 15 con precedenti di polizia, controllati 82 veicoli di cui 2 sequestrati amministrativamente; sono state altresì contestate 6 violazioni del Codice della Strada per guida senza patente poiché mai conseguita, mancata copertura assicurativa e mancata revisione periodica.
Frattamaggiore
Blitz a Frattamaggiore, sequestrati 500 chili di cocaina

Maxi blitz da parte dei Carabinieri della Compagnia di Giugliano al traffico di droga e alla criminalità organizzata . A Frattamaggiore i militari dell’Arma hanno rinvenuto e sequestrato 500 chili di cocaina purissima. La droga è stata rinvenuta in un capannone della periferia del comune napoletano, su cui sono in corso indagini.
La cocaina era nascosta in 20 cartoni contenenti diverse confezioni solitamente utilizzate per la frutta. A Frattamaggiore e nei comuni limitrofi, sono in corso indagini sulla provenienza della sostanza stupefacente per individuare i relativi responsabili. Le indagini sono dirette dalla Procura distrettuale di Napoli.
Frattamaggiore
FRATTAMAGGIORE. Urbanistica, rifiuti e politiche sociali. Il Sindaco è su una polveriera

FRATTAMAGGIORE – L’elezione del sindaco Marco Antonio Del Prete a “Città Metropolitana” ha solo indorato la pillola rispetto alle amarezza in coalizione. Il sindaco è seduto su una polveriera e il verdetto del voto ha dimostrato che in coalizione ha dei franchi tiratori che non l’hanno votato nemmeno a “Città metropolitana”.
La caccia ai franchi tiratori in maggioranza è aperta e i nomi sono sulla bocca di tutti. Ufficialmente tre ma in realtà “contando” i voti a Casoria da Frattamaggiore ne mancano almeno 4 di voti per Del Prete. Un boccone amaro per il primo cittadino addolcito, come detto, dall’elezione. A dimostrazione che la tensione nell’ambiente locale al Municipio è tutt’altro che sopita.
Infatti, pure l’opposizione vorrebbe riorganizzarsi su alcuni temi molto rilevanti. Rifiuti e urbanistica in primis. Due settori che potrebbero riservare scenari al vetriolo sia per inchieste giudiziarie in corso che coinvolgono il livello politico, dalle elezioni ad oggi, e sia che si potrebbero aprire qualora si iniziassero dei seri controlli sui cantieri autorizzati con regolare licenza. L’opposizione vorrebbe chiedere attraverso atti ufficiali se sono stati eseguiti i controlli sui cantieri soprattutto legati a quelli i cui progetti sono firmati direttamente da tecnici consiglieri comunali e capire se è tutto in regola. Qualora i controlli non ci siano stati e nemmeno le necessarie verifiche di conformità tra carte presentate all’ufficio e reale stato dei luoghi, procedere immediatamente ai sopralluoghi per evitare che l’intreccio tra politica e cemento possa produrre nuove distorsioni in città. A questo poi si deve aggiungere il capitolo delle politiche sociali i cui appalti sono finiti in una inchiesta dell’Antimafia che ha riprodotto un quadro inquietante, coinvolgendo figure che da sempre legate al doppio filo con la politica frattese ma nemmeno di questo si parla. Né una discussione in aula, né risultano seri provvedimenti all’Ambito per stravolgere totalmente il registro di quanto fatto fino ad oggi.
Non perché c’è già una sentenza di condanna ma gli indagati hanno il diritto di difendersi in piena autonomia ma lontano da quegli uffici e soprattutto lontani dalle nuove procedure. Cambiando l’ordine degli addendi, il risultato è sempre lo stesso.
Il silenzio in aula dell’opposizione anche è frastornante su politiche sociali, ambiente e urbanistica e dimostrazione che la politica a Frattamaggiore è frastornata; una parte pensa agli interessi e l’altra se ne frega. Un clima di silenzio surreale che testimonia la tensione e l’imbarazzo per quanto è già uscito fuori e soprattutto per quanto potrebbe uscire se ci fosse un’azione di controllo più seria e continua da parte almeno della minoranza. Il fronte guidato da Francesco Russo assicura che si stanno svolgendo delle verifiche e a breve inizieranno ad arrivare atti ufficiali rispetto ad un’azione di controllo che, diciamo la verità, ad oggi latita come l’azione di governo. Un paese fermo, immobile, imprigionato tra i suoi mille problemi ed una questione morale che rischia di diventare sempre più ingombrante.
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