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Covid-19, quattro persone indagate per epidemia colposa in una casa di cura

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Era il marzo 2020, quando nella casa di cura ‘Villa Margherita s.r.l.’ di Benevento, esplose una vera e propria epidemia da Covid-19. Pertanto, le successive indagini hanno consentito di accertare la responsabilità di quattro persone: l’amministratore delegato della società, il direttore sanitario, il direttore della sede e di un primario, ai quali vengono contestate le ipotesi di epidemia colposa, omicidio colposo e lesioni colpose.

Ecco il comunicato:

“Dalle indagini emerge la presunta violazione delle disposizioni vigenti all’epoca e la mancata adozione di provvedimenti contro il propagarsi e la diffusione del contagio, che avrebbero provocato l’infezione di 17 pazienti, tre dei quali deceduti, all’interno della struttura, nella quale, tra il 24 e il 27 marzo 2020, ottanta persone, tra pazienti e personale dipendente, risultarono essere positive al Covid-19”.

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Covid Campania: 373 positivi e 5 deceduti, il bollettino di oggi 2 Febbraio 2023

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Sono 373 i nuovi casi accertati di Covid-19 su 7.446 test effettuati (5.438 antigenici e 2.008 Molecolari). A segnalare le positività 337 tamponi antigenici e 36 molecolari. I dati sono contenuti nell’ultimo bollettino dell’unità di crisi della regione Campania aggiornato alle 23.59 di mercoledì 1 febbraio.

Nel report sono indicati anche cinque decessi, due nelle ultime 48 ore e tre avvenuti in precedenza ma registrati soltanto ieri.

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Covid-19, l’Oms ‘contraddice’ la Cina: “La pandemia non è finita”

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Il Comitato speciale per il Coronavirus dell’Oms ha riferito che l’emergenza pandemica non è finita, sconfessando in qualche modo le convinzioni del governo cinese. Infatti, ha verificato lo stato dell’arte della pandemia, riconoscendo che:

“Il virus conserva la capacità di evolversi in nuove varianti con caratteristiche imprevedibili. Anzi, c’è la necessità di migliorare la sorveglianza e la segnalazione di ricoveri e decessi, per comprendere meglio l’attuale impatto sui sistemi sanitari. Il caso aperto più eclatante è quello cinese. Pechino ha cambiato strategia a dicembre, dopo tre anni di lock-down, allentando completamente le restrizioni. Il Capodanno non è ancora finito, le contro-migrazioni inizieranno in questi giorni, e anche se i dati diffusi sembrano spegnere ogni preoccupazione l’Oms invita alla cautela”.

Intanto, dalla Cina arriva la notizia che le infezioni starebbero “per finire, e che non c’è stata una ripresa significativa dei casi durante le vacanze del Capodanno lunare”. Inoltre, “non è rilevata alcuna nuova variante dopo il 12 dicembre, e anche il numero di decessi e casi gravi è in calo”.

Tuttavia, il Direttore dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, all’apertura della riunione annuale del Consiglio esecutivo dell’Oms ha così dichiarato:

“Il Covid-19 è ancora un’emergenza, ma vicina al punto di inflessione. Non c’è dubbio che ora, ci troviamo in una situazione molto migliore rispetto a un anno fa, quando la variante altamente trasmissibile di Omicron era al suo apice”.

Poi, lo stesso Tedros aggiunge:

“Restiamo fiduciosi che nel prossimo anno il mondo passerà a una nuova fase, in cui ridurremo i ricoveri e i decessi al livello più basso possibile”.

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Test Covid-19 ai viaggiatori cinesi, divampa la protesta a Pechino: “È inaccettabile, prenderemo delle contromisure”

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Divampa la protesta a Pechino, dopo l’imposizione del test Covid-19 da parte di una dozzina di Paesi ai viaggiatori provenienti dalla Cina, avvertendo che potrebbe prendere contromisure come ritorsione.

Ecco quanto dichiarato dal Ministero degli Esteri Mao Ning:

“Alcuni Paesi hanno messo in atto restrizioni all’ingresso, rivolte esclusivamente ai viaggiatori cinesi. Questo non ha basi scientifiche e alcune pratiche sono inaccettabili. La Cina potrebbe prendere contromisure, sulla base del principio di reciprocità”.

Intanto, il primo Ministro francese Elisabeth Borne, ha così aggiunto:

“Penso che stiamo compiendo il nostro dovere nel chiedere test. Continueremo a farlo”.

Tuttavia, secondo quanto riferisce il Financial Times, l’Ue avrebbe offerto gratuitamente alla Cina vaccini contro il Covid-19, per aiutare Pechino a contenere il diffondersi dell’epidemia nel Paese, dopo la fine delle restrizioni.

Pertanto, l’ECDC, ha così affermato in una nota:

“Non si prevede che l’ondata di casi Covid-19 in Cina, influirà sulla situazione epidemiologica del Covid-19 nell’Unione Europea e nello Spazio Economico Europeo. Le varianti che circolano in Cina sono già in circolazione nell’UE e, in quanto tali, non rappresentano un pericolo per la risposta immunitaria dei cittadini UE/SEE. Inoltre, i cittadini dell’UE/SEE hanno livelli di immunità e vaccinazione relativamente elevati. Nelle ultime tre settimane l’incidenza è diminuita, probabilmente anche a causa di un minor numero di test effettuati. Mancano inoltre dati affidabili sui casi di Covid-19, sui ricoveri ospedalieri, sui decessi, nonché sulla capacità e sull’occupazione delle unità di terapia intensiva in Cina”.

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