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De Luca in conferenza stampa: “Senza Napoli, l’Italia non sarebbe l’Italia”

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Nel corso di una conferenza stampa di presentazione della mostra ‘Hostia’, a Palazzo Santa Lucia, il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca ha così parlato:

“Napoli raccoglie il meglio e il peggio che esiste al mondo. Senza Napoli, l’Italia non sarebbe l’Italia. Qualche mio collega del Nord non se ne rende conto. Questa è la terra del pensiero filosofico, dell’arte. Non ci sarebbe la musica in occidente senza Napoli, il teatro, la filosofia. Questa è una realtà contraddittoria, fatta di sangue, violenza, terra, umanesimo e arte. E Caravaggio lo aveva percepito. L’arte deve aiutarci a recuperare la dimensione del tempo. Pasolini era affascinato come tutti dalla contraddittorietà strutturale che ha la realtà di Napoli. A Napoli puoi trovare la baby gang, prima che esplodesse il fenomeno in tutta Italia e in tutto il mondo, puoi trovare la delinquenza giovanile. Puoi trovare episodi di violenza atroce, e poi trovi la grande umanità: questo filone che nonostante tutto rimane vivo, presente, questa vivacità culturale. E’ motivo d’orgoglio per noi, il contributo che abbiamo dato come istituzione alla vita culturale della città. Nessuno se ne abbia a male, ma il 90% di quello che si muove qui a Napoli lo promuove la Regione Campania, dal cinema, al teatro, alle mostre. Se perdiamo l’anima in questa comunità, abbiamo perduto tutto. La nostra forza è questa, è l’umanesimo”.

Poi, continua: “Quando c’è stata proposta questa mostra su Pasolini da Folena e dall’associazione Metamorfosi, abbiamo detto subito di sì. La sua figura ha interessato ed appassionato la nostra generazione. È stato un intellettuale che ha vissuto in maniera profonda la contraddizione che si apriva tra l’umano e la modernità. Lui ha avuto il coraggio di parlare un linguaggio di verità. Ha parlato con lucidità delle contraddizioni della sinistra e ha denunciato le mistificazioni presenti in quella tradizione politica. Certo, non aveva ancora consapevolezza dell’armocromia, ma insomma… Era un grande genio, un grande intellettuale, nell’analizzare la mutazione e l’evoluzione dei linguaggi e lo svuotamento dell’ideologia politica”.

Poi, ha aggiunto: “Ci fosse stato quel vecchio cinghialone del mio amico Vittorio Sgarbi, ne avrebbe dette di ogni. Lui è il più grande squinternato d’Italia. Deve riposarsi un po’, è un grande mistificatore, rivendica le sue ‘performance’ ma ormai è ridotto anche lui alla nostaglia!”. 

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Papa Francesco sarà al G7 sull’intelligenza artificiale: l’annuncio di Meloni

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“Sono onorata di annunciare la partecipazione di Papa Francesco ai lavori del G7 nella sessione dedicata all’intelligenza artificiale”, è quanto annunciato in un video dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

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GP di Nürburgring 1976: all’asta il casco dell’incidente di Niki Lauda

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Il casco indossato da Niki Lauda, al Gran Premio di Nürburgring, nel 1976, che gli sarebbe potuto costare la vita, tant’è che – pensate – gli fu fatta l’estrema unzione data la gravità delle condizioni in cui versava, verrà messo all’asta da Bonhams in occasione del GP di Miami, in programma la prossima settimana. La previsione è che il valore potrà raggiungere i 60mila dollari. Il casco è stato, fino ad oggi, conservato da collezionisti privati. 
Una parte del ricavato della vendita sarà donata dal venditore e da “Bonhams Cars” all’Unicef.

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Chiara Ferragni, l’azienda cerca nuovi soci per 6 milioni di euro

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I danni d’immagine dipesi dallo “scandalo pandoro” e dall’allargarsi dell’inchiesta non sono ancora quantificabili, ma le conseguenze economiche cominciano a dare i primi segnali.
Chiara Ferragni avrebbe bisogno di sei milioni di euro, dopo il calo dei ricavi della Fenice srl. Per ottenere nuovi finanziamenti, l’influencer potrebbe scegliere di affidarsi a nuovi soci.
I consulenti le suggeriscono di prepararsi a perdite comprese tra uno e tre milioni di euro, nel prossimo triennio. Secondo quanto riportato da “Il Messaggero”, alla Ferragni è stato suggerito di raccogliere nuovi fondi di equity, per un valore di cinque o sei milioni di euro. La perdita dei ricavi al momento si aggirerebbe intorno al 40%. 

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