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CAIVANO, gaffe di Ponticelli, il sindaco Monopoli sminuisce e tutela i buoni propositi di Forza Italia

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CAIVANO – Non tarda ad arrivare il post del sindaco Simone Monopoli inerente alla vicenda della gaffe fatta dal consigliere Ponticelli in merito alla chiusura della villa comunale. Stigmatizza subito, il primo cittadino, il refuso fatto dal consigliere forzista sull’errore grammaticale del suo post di ieri sera e analizza la richiesta fatta dai consiglieri di Forza Italia dal punto di vista politico, come giusto che un sindaco debba fare e pertanto pone l’accento sul fatto che “finalmente” i consiglieri dissidenti si occupano di problemi seri del paese e non avanzano più richieste nei confronti del primo cittadino. Così Monopoli non perde tempo a far sapere ai suoi seguaci di Facebook che in questi termini lui sarà molto fiero e motivato di sedersi al tavolo con tutte le forze sane della maggioranza che hanno realmente a cuore questi tipi di problemi. Insomma, ancora una volta, il primo cittadino si dimostra molto maturo dal punto di vista politico, aprendo le porte a chiunque, persino a quelli che in questi mesi hanno inflitto continue angherie con richieste esose e personalistiche e lo fa in modo molto preciso attraverso lo staff, molto professionale, che cura la sua comunicazione, che pone l’accento sul fatto che il sindaco apre le porte a chi realmente vuole risolvere i problemi, tuttavia non disdegnando affatto ma ribadendo quello finora professato e cioè che non asseconderà nessuna richiesta fatta per scopi personalistici.

Il dato politico che emerge da quanto scritto dal primo cittadino caivanese è che laddove i consiglieri di maggioranza sbaglino, il sindaco è sempre lì presente e pronto a difenderli, affinché gli errori fatti siano stati commessi in buona fede, come in questo caso, a sua interpretazione, la richiesta “assurda” di chiudere la villa da parte dei consiglieri forzisti sarebbe nata dall’esigenza di tutelare gli interessi e la vivibilità di una parte della cittadinanza. E allora ben vengano, per il sindaco, istanze prodotte che nel merito producano seri indirizzi destinati all’esecutivo che ha il compito di risolvere tali questioni. Al contrario, il primo cittadino bacchetta quel modo becero e antico di fare di alcuni consiglieri che scambiano il loro ruolo di controllo e indirizzo col favore da fare al cittadino per un futuro ipotetico scambio tradotto in consenso. Attraverso il suo post il primo cittadino forma il lettore su quali siano i reali compiti che spettano ad un consigliere comunale secondo la legge. E proprio in nome della legalità che tanto auspica torni a Caivano che il primo cittadino apre le porte a quella parte sana di Forza Italia che davvero ha a cuore il bene collettivo.

Questo è il testo del post di Simone Monopoli:

“I consiglieri di Forza Italia hanno chiesto la chiusura della villa comunale per i problemi che l’inciviltà di alcuni maleducati producono, quotidianamente, di notte ai residenti della zona.

Si è alzato un polverone per ridicolizzare questa proposta. Personalmente ho una visione diversa nonostante poi i post di alcuni consiglieri su Facebook abbiano dato, spero per errore e disattenzione, notizie discordanti e alcune pure errate come “l’accesso libero ai motocicli”. Non è così e basta leggere la lettera di Forza Italia per capire che si tratta di un errore di trascrizione sui social dei consiglieri, ma è evidente che i rappresentanti di Forza Italia siano stati spinti da obiettivi positivi nel protocollare questa nota.

Ritengo che questa lettera, oltre il contenuto che esprime, possa rappresentare un punto di svolta in merito alle eccessive polemiche interne all’alleanza. Il segnale positivo che colgo resta quello che i consiglieri di Forza Italia avvertono la necessità di dare finalmente un contributo concreto alla risoluzione dei problemi. E se questo è, troveranno la mia porta sempre aperta.

Bisogna solo riportare il confronto nelle sedi opportune perché se anche questo problema fosse stato avanzato durante la riunione di maggioranza, si confrontavano le diverse tesi ed usciva una soluzione unitaria da comunicare alla città. Evitando gaffe e sterili polemiche che offrono il fianco alle strumentalizzazioni dell’opposizione e argomenti alla stampa che giustamente cerca di individuare le falle per metterle in evidenza.

Ritengo, quindi, valorizzare l’aspetto positivo di questa vicenda, di privilegiare il bicchiere mezzo pieno rappresentato dalla voglia di Forza Italia di tornare a discutere dei problemi di Caivano per risolverli. Senza dimenticare il compito e i ruoli dei singoli: ai consiglieri quelli di indirizzo, ossia indicare alla giunta la strada da seguire per risolvere un problema mentre all’esecutivo la mansione di “eseguire”, il compito di mettere in pratica quanto il Consiglio esprime ed approva. In termini di soluzioni e proposte.

La stampa può denunciare disservizi e sollevare i problemi. La politica ha un compito diverso: risolve. Seguendo il meccanismo stabilito dalla legge.

Il compito della politica è quello di elaborare soluzioni. Ed il confronto interno rappresenta una risorsa irrinunciabile di buona politica e di buona amministrazione. Auspico che rispetto a qualche settimana fa siano stati compiuti cento passi avanti, tornando a confrontarci sui problemi ed evitando toni accesi e strumentalizzazioni che possono solo produrre un effetto: fermare il cambiamento e favorire quegli interessi personali che la nostra coalizione, come missione ricevuta dagli elettori, ha il dovere di combattere. Da qualsiasi parte arrivino.

Se restiamo uniti, con la collaborazione di tutte le forze sane, riusciremo a vincere la sfida. Per quanto difficile in un territorio come Caivano e nelle condizioni in cui versa la nostra città. Ma con onestà e trasparenza, lealtà e correttezza ce la dobbiamo fare. Consapevoli che chi considera la politica come un bancomat sarà sempre nostro nemico. 
Spero che si possa ritrovare l’entusiasmo di due anni fa. Mettendo in campo le migliori energie che la locale classe dirigente dispone. Se c’è la volontà io non mi tiro indietro. Perché per me c’è una sola discriminante: la tutela dell’interesse collettivo. Se siamo d’accordo su questo, possiamo andare avanti più uniti di prima. Ad altro, e parlo in generale, non sono disponibile.#caivanontornaindietro”

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CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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Caivano, visita della Console Generale USA nella zona Asi

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Tracy Roberts Pounds, Console Generale degli Stati Uniti d’America, ha visitato l’azienda acetificio “De Nigris” della zona Asi di Pascarola. L’obiettivo?, rafforzare sensibilmente i legami internazionali.
È stato un momento importante di scambio e collaborazione per l’azienda caivanese. La Console ha potuto conoscere la rosea realtà dello stabilimento di Caivano, improntato sulla modernità, ha visitato i relativi impianti, e ha salutato i reparti dell’azienda.
L’evento ha permesso di mettere sul tavolo discussioni inerenti future collaborazioni e il rafforzamento dei rapporti commerciali e culturali tra l’Italia e gli Usa.
Una cooperazione che potrebbe rivelarsi fruttuosa per le due nazioni nel settore alimentare.

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