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Coronavirus. Infettata contemporaneamente da due diverse varianti: è il primo caso al mondo

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Una donna di 90 anni belga, positiva al Covid-19 e successivamente deceduta, è risultata infettata contemporaneamente da due diverse varianti del nuovo coronavirus.

Non era vaccinata e non è chiaro come sia stata contagiata, né se la morte sia stata determinata proprio dalla duplice infezione.

È quanto riportato in un Case Report che sarà presentato al Congresso Europeo della Clinical Microbiology & Infectious Diseases (ECCMID).

La donna, come riporta l’Ansa, è risultata contagiata contemporaneamente dalla variante Alfa (britannica) e da quella Beta (sudafricana).

Viveva da sola ricevendo assistenza e nel marzo scorso era stata ricoverata in seguito a delle cadute: al momento del ricovero era risultata positiva al tampone.

Inizialmente in buone condizioni, nel giro di pochi giorni le sue condizioni si sono aggravate. Sviluppando gravi sintomi respiratori, non è riuscita a sopravvivere.

Quando gli esperti hanno esaminato dal punto di vista genetico il coronavirus presente nei tamponi della paziente deceduta, si sono accorti della contemporanea presenza delle due varianti alfa e beta del virus, presenza confermata anche alla ripetizione degli esami su un altro campione respiratorio dell’anziana deceduta.

Questo è uno dei primi casi documentati di co-infezione con due varianti del SARS-CoV-2 che destano preoccupazione“, ha riferito l’autrice principale del lavoro Anne Vankeerberghen dell’ospedale belga OLV Hospital presso Aalst.

In precedenza alcune ricerche hanno riportato di pazienti con co-infezione da differenti ceppi di virus influenzale.

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L’ex moglie campana di Renato Vallanzasca: “Non si ricorda neanche chi era”

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Renato Vallanzasca “è malato, come direbbe lui ‘fuori di testa’” e l’ex moglie, Antonella D’Agostino, lancia un appello affinchè sia concesso all’ex Bel Renè di uscire dal carcere e andare in un struttura di cura perchè “non muoia solo”.

“Non è più lui e non si ricorda neanche chi era. Vallanzasca è malato”, scrive l’ex moglie all’Ansa. “Dopo quasi 50 anni di carcere faccio un appello affinchè siano disposti a fargli passare gli ultimi anni della sua vita in un ricovero – aggiunge -. Cosa che i pochi che gli sono rimasti vicini senza nessun interesse, chiedono alle autorità competenti”.

Antonella D’Agostino, che vive in Campania, spiega: “Io cerco da giorni nella zona in cui vivo adesso un ricovero per quel mio ex marito di cui sono stata amica da sempre”.

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Multe fino a 444 € se sei fermo in auto con l’aria condizionata e il motore acceso

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Tenere accesa l’aria condizionata con il motore acceso e l’auto ferma è tassativamente vietato, come quanto stabilito dal Codice della strada che punisce i trasgressori con multe fino a 444 euro. Per non inquinare inutilmente l’ambiente e non peggiorare la qualità dell’aria.

Questa normativa è stata introdotta per la prima volta nel 2007 e ha subìto varie modificazioni e aggiornamenti nel corso degli anni, inclusa l’ultima nel 2022 che ha visto un aumento delle multe per il mancato rispetto della regola. Oggi, la sanzione per chi viola questo divieto può variare da un minimo di 223 euro a un massimo di 444 euro.

Un esempio pratico di come questa legge sia applicata si è verificato a Como, dove un automobilista è stato multato per 218 euro perché sorpreso a mantenere acceso sia il motore sia l’aria condizionata mentre era fermo a margine della carreggiata per effettuare delle telefonate.

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Il Centro giovanile ‘Asterix’ intitolato alla memoria di Giogiò

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La sala teatro del Centro giovanile ‘Asterix’, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, è dedicata – da oggi – alla memoria del giovane musicista Giovanbattista Cutolo, ucciso lo scorso 31 agosto in piazza Municipio.

L’iniziativa di intitolazione di uno spazio comunale era partita dal Consiglio comunale di Napoli con l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno.

“Dobbiamo ricordare Giogiò proprio nei luoghi in cui ci sono i giovani – ha detto il sindaco Gaetano Manfredi – dove ci sono i giovani artisti. Questa sala, in un quartiere complicato di Napoli, è un punto di riferimento e faremo in modo che ogni anno ci sia una rassegna, un’iniziativa e un’attività continua così da consentire a tutti di ricordare il sacrifico di Giogiò, ma soprattutto – ha proseguito – per riaffermare l’impegno, da parte nostra, per la legalità, la formazione e il sostegno ai giovani che vogliono seguire un percorso positivo e questo è ancora più importante in una città che ha bisogno sempre di più luce”.

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