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Gli afragolesi hanno preso Giustino e i suoi cappucci… con la mazza!

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AFRAGOLA – Scusate il titolo un po’ duro e abbastanza discutibile ma lasciate anche al sottoscritto una punta d’orgoglio e un pizzico di soddisfazione dopo aver sopportato per mesi le angherie, l’arroganza, le minacce e i soprusi dei tifosi e servi sciocchi, nonché cappucci, dell’ex candidato a Sindaco Gennaro Giustino, per aver largamente anticipato e pronosticato sia i risultati del primo turno che quelli del secondo turno nella consapevolezza del totale fallimento che avrebbero segnato le strategie comunicative adottate dal leader del centro con Forza Italia.

Segno questo di chi, nella piena e totale libertà, riesce ad elaborare ed analizzare l’andamento politico delle campagne elettorali, vivendo il territorio e conoscendo a fondo i protagonisti a discapito della solita e becera mentalità che si cerca di instillare sul territorio, basata sulla denigrazione e sull’etichetta del venduto appioppata al critico di turno, atta solo a sminuire il lavoro di libera ed indipendente informazione che sul territorio pochissimi giornalisti riescono ancora a fare. Ma veniamo all’analisi vera e propria.

In realtà non ha vinto Pannone ma ha perso Giustino. Questa tornata elettorale, dopo il fallimento dell’Amministrazione Grillo – altra amministrazione targata Nespoli – doveva sancire il numero esatto di cittadini che in realtà odiavano l’ex Senatore al punto tale da fargli scegliere il male minore, ossia Giustino. Bene. L’arroganza, la tracotanza e la ripetizione asfissiante dei soliti temi contro Nespoli adottati dalla Comunicazione del leader di “A viso Aperto” hanno scaturito l’effetto contrario a quello sperato da Giustino e dai suoi supporters. Alla fine anche quelli che odiavano Nespoli, l’hanno cominciato a vedere sotto le vesti di un martire, di un bersaglio mobile vittima di attacchi continui e offese pungenti della controparte.

Mai un tema, mai un contenuto, mai una visione negli interventi dell’ex candidato a Sindaco di centro con Forza Italia. Solo accuse e illustrazioni fantastiche di un “Sistema” che nei fatti, dati i risultati delle urne, ad oggi, esisterebbe solo nella mente di Giustino.

“Un uomo maligno – l’ha definito l’ex Senatore Nespoli che ieri ha scaricato la tensione dopo la vittoria di Pannone – a cui piace vincere facile, perché nell’unica volta che lo ha fatto, io non c’ero”. Segno tangibile del fatto che l’ex Senatore abbia voluto intestarsi la vittoria e dar ragione a chi diceva che dietro Pannone ci sia lui ma i risultati delle urne dimostrano che dagli afragolesi l’ombra di Nespoli viene considerata un bene non un male per la loro città.

Non ci sono dubbi, l’unico vero politico in grado di dimostrare di poter aggregare, formare liste e dare risposte politiche esaudienti sul territorio rimane solo lui e forse per questo che altri addetti ai lavori, compresi il leader di “A viso Aperto” e altre creature da lui prodotte e poi emarginate, lo odiano così tanto. Un po’ come avviene con la Juventus. Chi vince sempre è sempre odiato.

E anche se lui sia stato ideatore, precursore e leader di un “sistema”, Afragola ieri ha dimostrato di voler essere governata da quel “sistema”. E su questo il popolo è sovrano e la democrazia resta la più alta forma decisionale.

Gennaro Giustino perde per uno scarto di 553 voti che su una bassa affluenza del 40,90% degli aventi diritto al voto non sono poi così pochi come qualcuno vorrebbe già cominciare a farci credere. Questo dato rafforza ancora di più l’analisi fatta al primo turno. Ossia quella che oltre i cosiddetti “big” transfughi dell’ex amministrazione Grillo, in realtà Gennaro Giustino non ha costruito nulla di solido né un progetto politico valido e credibile.

La tesi viene rafforzata ancora di più se andiamo a spulciare i dati dei due turni. Partendo dal presupposto che il secondo turno ha fatto registrare un’adesione del 25% in meno rispetto al primo turno, possiamo vedere che Pannone ha rispettato tale dato, dato che ha preso 3716 voti che più o meno rispecchiano il 25% dei 14.222 voti del primo turno e questo dato, volendo, smentirebbe anche tutti quei complottisti che volevano un centrosinistra, nello specifico i tuccilliani con Crescenzo Russo a capo, affannato a fare campagna elettorale pro Pannone.

Dall’altro lato invece Giustino guadagna voti. Infatti se agli 11.762 del primo turno togliamo il 25% dell’affluenza avutasi nel secondo turno, il capo del centro con Forza Italia, avrebbe dovuto collezionare solo 8822 voti mentre ne ha collezionati 9953, ben 1131 voti in più rispetto alle statistiche.

Ovviamente questo successo che va dal primo al secondo turno è la netta e chiara analisi di come il risultato sia stato incrementato grazie all’apporto dato dalla lista “Liberamente” della ex consigliera Dora Moccia – sempre appartenente all’ex amministrazione Grillo – e dall’elettorato del centro sinistra che mai e poi mai avrebbero potuto votare la Lega.

Sperando che quest’ultima analisi metta davvero la parola fine all’avventura o se vogliamo dire meglio alla fantasia di vedere l’ex candidato a Sindaco Gennaro Giustino come un leader politico e di cominciare a guardarlo con gli occhi della verità, ossia, un buon, anzi un ottimo Consigliere di opposizione.

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AFRAGOLA – Rapina shock al centro commerciale ‘Le Porte di Napoli’

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Ad Afragola, nel centro commerciale Le Porte di Napoli, è – da poco – avvenuta una rapina.
Ad intervenire, in via Santa Maria, sono stati i carabinieri di Casoria.
Da una primissima ricostruzione, da verificare, sembra che due persone armate, verosimilmente di pistola, avrebbero messo a segno un colpo in una gioielleria ubicata all’interno del centro commerciale, portando via con sè diversi gioielli e orologi, per poi darsi a gambe levate. 
Le indagini sono in corso. Non ci sarebbero feriti, né sarebbero stati esplosi colpi da arma da fuoco.

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Afragola, uomo sequestrato e picchiato da due uomini del clan

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La Procura di Napoli ha emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone. I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Squadra Mobile di Napoli e il Commissariato di Polizia di Afragola. Le due persone sono ritenute indiziate dei reati di sequestro di persona, detenzione e porto di armi, lesioni e rapina, con l’aggravante dal metodo mafioso.
I fatti sarebbero avvenuti ad Afragola e Somma Vesuviana, con un modus operandi del tutto brutale: la vittima sarebbe stata sequestrata per più di un’ora e picchiata in maniera reiterata.
Il movente è al momento ignoto.

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Afragola, perquisizioni Rione Salicelle: impiegati 200 uomini delle forze dell’ordine

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Numerose le perquisizioni eseguite al Rione Salicelle di Afragola (Napoli). L’operazione è stata compiuta da quasi duecento operatori delle diverse forze dell’ordine. Identificati diversi soggetti, tra cui uno sanzionato per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale, ed effettuati controlli finalizzati alla verifica del rispetto delle norme del Codice della Strada. Sette i veicoli sottoposti a sequestro amministrativo ed altri 5 rimossi perché già risultanti sequestrati o perché non muniti di assicurazione. Sotto sequestro anche: una pistola a salve priva di tappo rosso, circa 20 chilogrammi di tabacchi privi del marchio del Monopolio di Stato, alcuni involucri di cocaina ed altri di marijuana.

Hanno partecipato alle operazioni congiunte il personale della Squadra Mobile di Napoli, del Commissariato di Afragola, della Polizia Stradale, del Reparto Prevenzione Crimine Campania delle U.O.P.I., delle unità cinofile, dei Carabinieri del Gruppo Castello di Cisterna, del Reparto Mobile, dei Carabinieri della Compagnia di Casoria, e del Reggimento Campania.

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