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Torre del Greco, parla il padre del bimbo annegato: “Mia moglie diceva che era brutto”

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Non si placano le polemiche, per la morte del bimbo di due anni e mezzo avvenuta nei giorni scorsi a Torre del Greco, vittima di annegamento. In particolare, il padre del piccolo, ha così accusato la moglie:

Diceva che il piccolo era ‘brutto’, lamentandosi dei continui pianti del bambino, auspicandone perfino la morte quando diceva: “vogliamo farlo schiattare e magari si toglie il vizio”. Dal canto suo, la donna ha sempre affermato con chiarezza di non aver mai accettato il piccolo, fonte di dolore sin da prima della sua nascita, essendo egli stato fautore di una gravidanza difficile, di un parto doloroso e di un conseguente quanto definitivo allontanamento dal marito. Tuttavia, dalle sue parole, emergono chiaramente i contrasti con il marito, assente dalla vita dei figli, di cui la moglie si sarebbe assunta tutte le incombenze, dall’accompagnarla a scuola fino a seguirla nello studio.

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Papa Francesco sarà al G7 sull’intelligenza artificiale: l’annuncio di Meloni

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“Sono onorata di annunciare la partecipazione di Papa Francesco ai lavori del G7 nella sessione dedicata all’intelligenza artificiale”, è quanto annunciato in un video dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

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GP di Nürburgring 1976: all’asta il casco dell’incidente di Niki Lauda

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Il casco indossato da Niki Lauda, al Gran Premio di Nürburgring, nel 1976, che gli sarebbe potuto costare la vita, tant’è che – pensate – gli fu fatta l’estrema unzione data la gravità delle condizioni in cui versava, verrà messo all’asta da Bonhams in occasione del GP di Miami, in programma la prossima settimana. La previsione è che il valore potrà raggiungere i 60mila dollari. Il casco è stato, fino ad oggi, conservato da collezionisti privati. 
Una parte del ricavato della vendita sarà donata dal venditore e da “Bonhams Cars” all’Unicef.

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Chiara Ferragni, l’azienda cerca nuovi soci per 6 milioni di euro

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I danni d’immagine dipesi dallo “scandalo pandoro” e dall’allargarsi dell’inchiesta non sono ancora quantificabili, ma le conseguenze economiche cominciano a dare i primi segnali.
Chiara Ferragni avrebbe bisogno di sei milioni di euro, dopo il calo dei ricavi della Fenice srl. Per ottenere nuovi finanziamenti, l’influencer potrebbe scegliere di affidarsi a nuovi soci.
I consulenti le suggeriscono di prepararsi a perdite comprese tra uno e tre milioni di euro, nel prossimo triennio. Secondo quanto riportato da “Il Messaggero”, alla Ferragni è stato suggerito di raccogliere nuovi fondi di equity, per un valore di cinque o sei milioni di euro. La perdita dei ricavi al momento si aggirerebbe intorno al 40%. 

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