Santa Maria Capua Vetere
Bimbi picchiati all’asilo: denunciate maestre
Le insegnanti tratte in arresto sono di un istituto privato di Casapulla e sono residenti in diversi comuni del Casertano. Una di loro ha 25 anni, le altre sono 50enni. Le indagini attraverso intercettazioni ambientali e riprese video, hanno dimostrato le violenze sui bambini.
I piccoli, come riportano La Repubblica e ilcorrieredelmezzogiorno.it, venivano gettati giù dalle brandine durante il riposo pomeridiano. Schiaffi, urla, bimbi imboccati con violenza durante il pranzo o lasciati soli a piangere. Le indagini sono partite nell’autunno scorso, quando la madre di due bambine che frequentano la scuola avrebbe denunciato ai carabinieri i presunti maltrattamenti subiti dalle figlie.
I carabinieri hanno così avviato le indagini e messo all’interno delle aule delle telecamere. Le immagini hanno mostrato i maltrattamenti subiti dai piccoli.
Tre insegnati di una scuola privata del Casertano sono stati messi agli arresti domiciliari poiché accusati di maltrattamenti sugli alunni. Ieri mattina i Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare emessa dal G.I.P del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta di questa Procura della Repubblica con la quale è stata applicata la misura degli arresti domiciliari nei confronti di tre insegnanti di un istituto privato della provincia di Caserta, nei cui confronti, ribadita la presunzione di innocenza, sono emersi gravi indizi del reato di maltrattamenti aggravati poiché in concorso tra loro, mediante reiterate condotte di violenza, fisica e psicologica, nonché gravi omissioni nella cura ed assistenza, maltrattavano sistematicamente gli alunni loro affidati.
Cronaca
Santa Maria Capua Vetere, si lancia dalla finestra ma centra il balcone del vicino: salvo per miracolo
Questa mattina, all’alba, un uomo, di 39 anni, ha tentato invano il suicidio.
L’aspirante suicida si è lanciato dalla sua abitazione nei pressi di via Giotto, a Santa Maria Capua Vetere. Lanciandosi dal quinto piano del condominio in cui abita, non ha avuto gravi conseguenze, cadendo sul balcone del quarto piano, appena sotto casa sua.
Sul posto sono intervenuti i soccorsi, ma prestargli le cure del caso è stato pressoché impossibile visto che l’uomo, con evidenti problemi psichici, ha rifiutato qualsiasi tipo di supporto medico.
Caserta
Carcere di Santa Maria Capua Vetere: agenti picchiati dai detenuti
“Aggressioni agli operatori penitenziari, scarse risorse, senso di abbandono, questi sono i fenomeni risonanti che giungono ormai all’unisono dagli istituti penitenziari Campani: a farne le spese ieri pomeriggio sono due giovani agenti del Reparto Danubio del carcere di Santa Maria Capua Vetere, brutalmente aggrediti, da alcuni detenuti perché hanno impedito loro di portare a termine un tentativo di regolamento di conti interno”, la nota è stata resa pubblica tramite un comunicato congiunto dei sindacati Sinappe, Uil, Pp, Pa, Uspp, e Cisl, Fns, che esprimono la propria vicinanza e solidarietà “non solo agli agenti feriti ma a tutti coloro che oggi più che mai dimostrano senso delle istituzioni e abnegazione”.
Per gli agenti è stato necessario l’intervento dei sanitari per le cure del caso.
Capua
Capua: morta bimba di 5 anni
Una bambina cinquenne, di Grazzanise, è morta a causa – sembrerebbe – di un malore improvviso. La terribile vicenda è avvenuta in quel di Capua, nei pressi del PSAUT.
La vittima, insieme alla sua famiglia, aveva passato la serata in un ristorante di sushi e, prima che si consumasse la tragedia, si era recata in una nota pasticceria di Santa Maria Capua Vetere; di lì a poco, si è sentita male.
Una volta allertati i soccorsi, il papà della cinquenne, Domenico Sellitto, è stato costretto a recarsi al PSAUT di Capua, perché – sembrerebbe – non vi era disponibilità di autombulanze pronte ad accorrere sul posto.
Molto probabile il misunderstanding tra la centrale del 118 e l’unità di soccorso, quest’ultima recatasi a Grazzanise e non in quel di Capua.
All’arrivo dei medici, non è stato potuto far altro che constatare la morte della bambina.
Disposta l’autopsia per accertare le reali cause del decesso.
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