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CAIVANO, il PD pensa alla salute pubblica mentre si mobilitano gli imprenditori locali

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CAIVANO – Non è tutto fermo nel periodo natalizio e siccome nessuno dei gruppi politici ha ben chiare le idee, gli auguri natalizi sono anche un’occasione per approcciare discorsi o testare il campo. Se da un lato abbiamo una serie di addetti ai lavori che aspetta la decisione dell’ex sindaco Monopoli, da un altro lato abbiamo un centro abbastanza operativo. Si fa sempre più insistente e veritiera l’ipotesi di vedere un Francesco Emione leader di un centro assoluto formato da “Liberi Cittadini” coordinato dal padre nobile Pasquale Mennillo e l’UDC di Enzo Pinto che insieme pensano di aggregare, per rafforzare il proprio peso politico, il gruppo di Campania Libera del duo Casaburo-Paolella. Il ché non dispiacerebbe a nessuno dei formanti coalizione visto che in passato un pranzo tra Casaburo, Emione e Mennillo già c’è stato e dalle indiscrezioni che ci arrivano in redazione pare che i contatti si sono intensificati negli ultimi giorni.

A guastare le uova nel paniere del centro avanzato può essere solo il PD se deciderà di fare la parte del leone. Infatti da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che il PD stia seriamente pensando ad una coalizione che vada oltre lo steccato classico, una coalizione di salute pubblica per intenderci. Così come successo già ad Afragola nel 2013 e a Casoria nel 2016 anche il PD di Caivano pensa di aggregare liste di gruppi o partiti con ideali diversi dal centro sinistra. E per poter riuscire in questa impresa si deve affidare solo ad un nome, ma soprattutto a un leader che metta d’accordo tutti. Chi la pensa in un modo e chi la pensa in un altro. L’unico nome che il PD pensa che sia capace di tenere testa ad un’impresa del genere è solo Mimmo Semplice, architetto di Caserta e già sindaco di Caivano. Infatti a quanto pare, sempre da indiscrezioni, pare che Mimmo Semplice ha già avviato incontri bilaterali con fazioni politiche oltre steccato ideologico, avviando seri discorsi di coalizione di salute pubblica. Il sindaco delle ecoballe per essere sicuro della vittoria però non scarta nulla e infatti non pone nessuna pregiudiziale a questa ipotetica coalizione che dovrebbe essere formata dal PD, Liberi Cittadini, Liberi e Uguali, Campania Libera e anche Forza Italia con i suoi “famosi” dissidenti. Infatti pare che l’idea parta proprio dal fatto che Forza Italia pur mantenendo un discreto consenso abbia delle oggettive difficoltà ad aggregare e siccome l’idea di Semplice è quella di non buttar via nulla e non lasciare niente al caso, accoglierebbe con piacere anche gli elementi di Forza Italia, il tutto sotto lo slogan: “Lo facciamo per Caivano e i caivanesi”.

Chi intanto non vuole restare a guardare è una parte della società civile che finalmente fa muovere qualche coscienza. Non tutti i caivanesi che non si sono mai occupati di politica restano inermi a quest’andazzo tattico dei dinosauri politici nostrani. Stando ad indiscrezioni raccolte in esclusiva pare che Giuseppe Argiento noto imprenditore caivanese sia stato scelto da un gruppo di imprenditori amici suoi come candidato sindaco di una o più liste avulse dal sistema politico, formate da persone che non si sono mai occupati della cosa pubblica fino ad oggi. A quanto pare, sembra che questi imprenditori abbiano deciso di unire le forze e mettere in pratica quella sana politica fatta per il bene del proprio paese e per il futuro dei propri figli, i quali da quello che si dice, questi ultimi avrebbero deciso di continuare a vivere nel comune gialloverde. Finalmente qualcosa si muove e la cosa che rallegra è che in questo paese esistono ancora persone che non hanno perso il senso civico, speriamo solo che questi ultimi sappiano il fatto loro e che non si lascino ammaliare dalle sirene del potere.

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CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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Caivano, visita della Console Generale USA nella zona Asi

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Tracy Roberts Pounds, Console Generale degli Stati Uniti d’America, ha visitato l’azienda acetificio “De Nigris” della zona Asi di Pascarola. L’obiettivo?, rafforzare sensibilmente i legami internazionali.
È stato un momento importante di scambio e collaborazione per l’azienda caivanese. La Console ha potuto conoscere la rosea realtà dello stabilimento di Caivano, improntato sulla modernità, ha visitato i relativi impianti, e ha salutato i reparti dell’azienda.
L’evento ha permesso di mettere sul tavolo discussioni inerenti future collaborazioni e il rafforzamento dei rapporti commerciali e culturali tra l’Italia e gli Usa.
Una cooperazione che potrebbe rivelarsi fruttuosa per le due nazioni nel settore alimentare.

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