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CAIVANO. LL.PP. Dopo l’arresto dell’estorsore, l’Ass. Peluso, non più delegato, vigila i lavori ma per tutelare chi?

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CAIVANO – Lo avevo previsto, lo avevo scritto ancor prima dell’arresto del presunto estorsore (leggi qui) e da tempo denuncio le probabili ingerenze che possono esserci nel settore manutenzioni e lavori pubblici. Personalmente mi sono rallegrato della notizia dell’arresto del 40enne che ha cercato di estorcere denaro alla ditta che si era aggiudicato l’appalto della manutenzione di alcune strade di Caivano e mi sono rallegrato più del coraggio dimostrato dall’imprenditore che ha prontamente denunciato i fatti che hanno portato poi all’arresto del protagonista dell’increscioso evento.

Tanti i dubbi ancora da dipanare su questi lavori come la verità sulla presenza o meno di un uomo armato che faceva compagnia a colui che ha avvicinato l’imprenditore. Non ci meraviglieremo affatto se questa presenza c’è stata davvero e non ci meraviglieremo affatto se quest’uomo si scoprisse proprio un emissario del boss egemone del territorio.

Ma una delle tante stranezze che fanno sorgere enormi dubbi sull’andamento trasparente di questi lavori è la presenza costante dell’Assessore Carmine Peluso – non più detentore della delega ai lavori pubblici – che si permette anche il lusso di rilasciare dichiarazioni alla stampa locale. Come se il Sindaco Enzo Falco, in realtà, non gli avesse mai tolto quella delega – ma anche questo l’ho ampiamente descritto (leggi qui) – continua imperterrito a vigilare i lavori pubblici per tutelare non si sa chi e non si sa cosa.

  • QUESTO SCRIVEVO IL 2 MARZO 2023: In poche parole, per chi mastica poco di politica e per quelli di cui la fascia tricolore si crede più furbo, in realtà non cambierà nulla, l’Assessore ai Lavori Pubblici – questo il settore tolto “solo ufficialmente ma non ufficiosamente” a Carmine Peluso – resterà comunque nelle mani dello stesso, solo che questa volta se commistione c’è stata, c’è e ci sarà se l’è intestata anche e soprattutto il Sindaco Enzo Falco.

Volendo fare una cronistoria di quanto accaduto nel settore manutenzione e lavori pubblici durante la consiliatura Falco, le riflessioni saltano fuori da sole.

Si parte dalla sommossa di alcuni consiglieri di maggioranza che chiedono la testa dell’allora Assessore ai Lavori Pubblici Carmine Peluso partita dalla scoperta di aver speso in due anni due milioni di euro per lavori totalmente inesistenti di manutenzione ordinaria e straordinaria di strade. Al Carmine Peluso venivano addotte gravi colpe, sia perché ritenuto colpevole del mancato controllo, sia perché ritenuto colpevole di essere connivente con chi realmente nutriva interessi su questa emorragia di denaro pubblico. Dopo ennesime crisi di governo, prima che il Sindaco ritirasse la delega a Carmine Peluso, la mia testata ha avuto il coraggio di diffondere pubblicamente l’audio whatsapp del Consigliere Pippo Ponticelli ascolta di seguito

In quest’audio il Consigliere di “Prima Caivano” ex “Noi Campani” denuncia privatamente al suo interlocutore, gravi commistioni dal punto di vista intimidatorio nel settore manutenzione rappresentato proprio dall’allora Assessore Carmine Peluso. Durante questo periodo in Consiglio Comuanle partono alcune denunce della Consigliera Giovanna Palmiero dove fa riferimento proprio ad ingerenze criminali all’interno del settore lavori pubblici e contestualmente scrive quotidianamente sul suo profilo facebook facendo riferimento ad un fantomatico “capocantiere” il quale, secondo la Consigliera Palmiero gestisce di facto il settore direttamente da fuori le mura di via Don Minzoni in combutta con un esponente dell’Amministrazione Falco. Fa d’uopo che tutti i sospetti della maggioranza ricadono sull’allora Assessore Carmine Peluso al punto tale che il primo cittadino si vede costretto a ritirare la sua delega e a “toglierlo dal pezzo” come si dice in gergo.

Ma in realtà Carmine Peluso “dal pezzo” non si è mai tolto e con la buona pace di chi ha denunciato presenze scomode all’interno del settore, colui che è sempre stato ritenuto il collante o il fallimento dei lavori pubblici caivanese continua imperterrito a vigilare ed essere presente sui cantieri ma per tutelare chi? Con la speranza che l’Amministrazione o le forze dell’ordine quanto prima facciano chiarezza anche su questo lasciamo ai posteri l’ardua sentenza!

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Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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Caivano

Caivano, visita della Console Generale USA nella zona Asi

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Tracy Roberts Pounds, Console Generale degli Stati Uniti d’America, ha visitato l’azienda acetificio “De Nigris” della zona Asi di Pascarola. L’obiettivo?, rafforzare sensibilmente i legami internazionali.
È stato un momento importante di scambio e collaborazione per l’azienda caivanese. La Console ha potuto conoscere la rosea realtà dello stabilimento di Caivano, improntato sulla modernità, ha visitato i relativi impianti, e ha salutato i reparti dell’azienda.
L’evento ha permesso di mettere sul tavolo discussioni inerenti future collaborazioni e il rafforzamento dei rapporti commerciali e culturali tra l’Italia e gli Usa.
Una cooperazione che potrebbe rivelarsi fruttuosa per le due nazioni nel settore alimentare.

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