Politica
Europa Forum Wachau, Meloni sui migranti: “Bisogna avere il coraggio di un approccio nuovo, aspettiamo segnali dall’Ue”
Il premier Giorgia Meloni incontra il cancelliere austriaco Karl Nehammer, a seguito del bilaterale dell’Europa Forum Wachau. Ecco le dichiarazioni congiunte dei due leader:
“È merito di una nostra collaborazione, se si è cambiato il paradigma dell’Europa sul rapporto dei flussi migratori illegali. È stato fatto un cambio di paradigma, ora va fatto concretamente un passo ulteriore per le soluzioni per affrontare questa materia, e sarà oggetto del prossimo Consiglio europeo. Io e il cancelliere ne abbiamo parlato, contiamo uno sull’altro”.
Poi, il Presidente del Consiglio italiano ha così aggiunto:
“In tema di migrazioni occorre avere il coraggio di un approccio completamente nuovo. Abbiamo vissuto un lungo tempo in cui chi chiedeva di governare i flussi migratori illegali veniva considerato disumano o razzista. E chi favoriva il fenomeno veniva considerato umano e solidale. Ma è davvero umano lasciare campo libero a trafficanti senza scrupoli, che si fanno pagare 9mila euro per un viaggio della speranza che produce migliaia di morti nel Mediterraneo? È umano lasciare che gli scafisti decidano chi può arrivare o meno in Europa, sulla base dei soldi che si hanno? È umano litigare fra noi su chi si debba prendere carico di queste persone? È umano lasciare queste persone nelle periferie delle nostre metropoli a spacciare droga o nelle mani della criminalità organizzata”?.
Poi, prosegue: “Umano è fare cooperazione allo sviluppo, umano è che se hai diritto a venire in Europa, tu non debba pagare degli scafisti. E bisogna distinguere i rifugiati dai migranti economici, due materie diverse. Lavorare con Paesi di partenza e transito, formare le persone che possono arrivare in Europa, dare loro una vita dignitosa. Su molti dossier europei importanti c’è fra noi un fitto confronto, come la riforma della governance economica: la posizione italiana è che bisogna tener conto degli investimenti necessari per la transizione verde e la transizione digitale”.
Infine, chiosa finale dedicata alla situazione in Russia:
“Stiamo seguendo gli sviluppi su quello che sta accadendo nelle ultime ore. La consapevolezza è di una situazione di caos all’interno della Federazione russa, che stona un po’ con certa propaganda vista negli ultimi mesi. Sono accadimenti delle ultime ore, non è facile dire esattamente cosa stia accadendo: approfitto anche per annunciare alla stampa che, finito quest’appuntamento a cui non ho voluto mancare, ho convocato i ministri competenti e l’intelligence italiana per avere elementi maggiori. Non posso fare pronostici su come le cose possono andare”.
Economia e Finanza
Dal 1°luglio entra in vigore la ‘Sugar Tax’ per le bevande: “Aumento del 14% su ogni litro di prodotto”
Un nuovo balzello si appresta ad entrare in vigore dal prossimo 1° luglio, si tratta della cosiddetta sugar tax; inizialmente introdotta con la legge finanziaria del 2019 e successivamente rinviata. La misura che impatterà sulle bevande zuccherate, le quali per i prossimi due anni saranno tassate di 5 centesimi al litro, fa registrare importanti stroncature sia nel campo dell’impresa che tra gli esponenti del governo. Per Confindustria “aumenterà la fiscalità del 14% su ogni litro di prodotto” ed andrà ad impattare sul calo dei volumi del 5%. Ad alzare i toni ci ha pensato il segretario di Forza Italia Antonio Tajani secondo il quale “la Sugar Tax non comporta grandi introiti nelle casse dello Stato, si impone una nuova tassa che rischia di mettere in difficoltà tante aziende agroalimentari che stanno già riducendo l’uso di zucchero”. E stamattina si è fatto registrare un importante commento da parte sindacale con Ferdinando Palumbo, dirigente Cisal, il quale ha dichiarato: “Si rischia un’emorragia occupazionale, soprattutto nelle regioni del meridione d’Italia, dove sono di stanza le major nazionali ed internazionali del settore. Sarà una tassa più simile alle accise sulla benzina ed a quelle sul tabacco, la quale, a differenza di quanto accade per i consorzi di riciclo di vetro, carta e plastica, sarebbe utile soltanto a far cassa e che non cambierebbe di un millimetro le abitudini alimentari della cittadinanza. A voler essere cauti” ha concluso il sindacalista “nelle sole province di Caserta, Salerno e Catania metterebbe a rischio 500 posti di lavoro”.
Napoli
Comune di Napoli, possibili investimenti con una delegazione saudita
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, nel corso dell’incontro nella sede dell’Unione industriali di Napoli, con una delegazione saudita arrivata in città per valutare possibili investimenti, ha dichiarato: “Questa visita rappresenta per noi una grande opportunità per trovare nuovi capitali, per avere possibilità di investimento in tanti settori. C’è una ritrovata fiducia nei confronti della città e noi dobbiamo rafforzare questo clima che c’è attorno a Napoli a livello internazionale che oggi viene trattata alla stregua di Milano e di Roma”.
Domani, la delegazione avrà una sorta di bilaterale con il sindaco e con i rappresentanti dell’amministrazione comunale che mostreranno loro le grandi aree di sviluppo presenti in città, con particolare riferimento all’area orientale e alla zona occidentale, ma anche la realtà turistica cittadina.
La delegazione ieri ha visitato Pompei e Napoli sotterranea.
Politica
Lo strano caso di SANT’ANTONIO ABATE: la sindaca Abagnale non avrà avversari alle elezioni comunali 2024
Potremmo chiamarlo “Lo strano caso di Sant’Antonio Abate”, parafrasando il film con protagonista Brad Pitt. Ed in effetti è un vero proprio caso ciò che è accaduto nel comune, che si poggia sulla pianura sovrastata dalla catena dei Monti Lattari, dove la sindaca Ilaria Abagnale si è ritrovata a non avere sfidanti per le elezioni comunali 2024.
Ricandidata per il bis dopo cinque anni al governo del suo piccolo comune in provincia di Napoli, ha già presentato la sua candidatura a sindaca sostenuta da quattro liste civiche di orientamenti politici diversi, ha capito solo alle 12 di sabato di non avere avversari.
Sicché, Abagnale avrà come unico “avversario” il raggiungimento del quorum per la validità delle elezioni, vale a dire il 50% più uno degli aventi diritto al voto. All’ultimo momento non hanno presentato le loro liste gli avversari che pure avevano annunciato la propria candidatura: Carmine D’Aniello, che aveva preparato tre liste, e Salvatore Nastro.
Entrambi avrebbero avuto problemi nella raccolta delle firme necessarie al deposito delle liste.
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