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Napoli

NAPOLI. Coldiretti:un italiano su quattro boccia il cibo delle mense

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NAPOLI – Più di un italiano su quattro (26%) ritiene scarsa la qualità del cibo offerto nelle mense della scuola. Una netta maggioranza del 71% ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare mentre solo il 12% ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più. Lo ha rilevato la Coldiretti, attraverso un’indagine condotta in collaborazione con Ixè, che, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto l’appello del Comune di Benevento sul caso mensa e stabilito il diritto di portare il pasto da casa, ha confermato un clima di sfiducia verso il cibo servito ai bambini nella refezione scolastica.

 “Occorre invertire una tendenza pericolosa – ha evidenziato Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania – che rischia di creare danni sul lungo periodo. Rinunciare a portare il tema della sana alimentazione nelle nostre scuole è un fallimento per tutti. Siamo la patria della Dieta Mediterranea, che dovrebbe essere materia di studio e prassi nelle mense scolastiche. Negli anni, in nome dell’efficienza burocratica, si è smontata la logica delle cucine interne. Servire i pasti cucinati esternamente e confezionati sottovuoto ha ridimensionato il rapporto educativo con il cibo.

Infatti Coldiretti continua a chiedere ai Comuni di inserire nei bandi di gara l’obbligo ad utilizzare prodotti a km zero, almeno per garantire una qualità superiore. Ma un ritorno alle cucine interne costituirebbe la scelta migliore in termini educativi, qualitativi e ambientali. Una pasta al pomodoro servita dalla cucina nel piatto non è paragonabile ad una servita in un contenitore monouso sottovuoto. Una cucina interna può essere controllata meglio, anche dai genitori, e può diventare uno spazio didattico per il confronto con i nutrizionisti e con gli agricoltori del territorio”.

Cronaca

“Castello delle Cerimonie” resta aperto: i Polese pagheranno un canone

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Una soluzione pro tempore. I proprietari del Castello delle Cerimonie diventano inquilini del comune di Sant’Antonio Abate. Hanno accettato di pagare una somma per l’affitto della mega struttura confiscata con saloni per cerimonie da 500 ospiti e diventata famosa per “i matrimoni napoletani”.

(fonte: la Repubblica)

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Cronaca

Da Napoli a Genova per scappare dall’ex: vessata anche in Liguria

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La ex moglie era scappata dai maltrattamenti, trasferendosi in Liguria. L’uomo è arrivato da Napoli fino a Genova per continuare a perseguitarla; avrebbe anche estorto 10mila euro ad un amico della donna.

Per questo, un venditore di cocco, di 53 anni, è stato condannato a sei anni e quattro mesi con rito abbreviato dal giudice Carla Pastorini.

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Città

Napoli, metro linea 1: aumenta il prezzo dei biglietti

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Dal 6 maggio costerà 1 euro e 50 il biglietto per la linea 1 della metropolitana di Napoli e per la linea 6. Resta invariato il prezzo degli abbonamenti. Il titolo di viaggio per autobus e funicolari conserverà, invece, il prezzo attuale: 1.30 €.

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