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Coronavirus ad Ariano Irpino, l’ira di De Luca: «Atti irresponsabili, informata la Procura»

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Una festa a Villanova del Battista entra nel novero dei focolai infettivi sviluppatisi ad Ariano Irpino dal 23 febbraio in poi. Lo svela il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso della sua diretta Facebook del venerdì. La ricostruzione di De Luca è nota da tempo, da un mese la procura di Benevento ha aperto un’inchiesta coordinata dal procuratore Aldo Policastro. L’inchiesta per epidemia colposa riguarda proprio i comportamenti che De Luca ha denunciato ieri sui social.  «Si è verificata una successione di comportamenti irresponsabili per i quali abbiamo interessato la magistratura perchè hanno determinato un danno immenso», ha spiegato in sui social.

La ricostruzione del perimetro del contagio, ha di mostrato focolai di contagio. L’ospedale Frangipane, la residenza per anziani Minerva, quindi la festa privata a Villamaina e quella dell’asilo annesso al seminario, cioè l’istituto religioso al centro di Ariano. Tra il 20 e il 23 febbraio feste private in occasione del carnevale sono state le principali occasioni di contagio. Poi a raddoppiare l’effetto hanno provveduto sia gli accessi improvvidi all’ospedale Frangipane che alla residenza per anziani. Tutti capitoli dell’inchiesta del procuratore Policastro.

 

Finache il vescovo Melillo ha dovuto fare un periodo di quarantena, quando il contagio si è capito che aveva avuto origine proprio nell’asilo. Su questo mancato contenimento degli accessi e l’applicazione delle misure che pure erano state predisposte, la magistratura ha aperto l’inchiesta. Incredibile in particolare la vicenda del medico già con contagio e con la moglir febbricitante che ha infettato il pronto soccorso. Sbotta De Luca: «Non sono consentite feste a casa. E che diavolo tutelate almeno i vostri padri, madri, figli altro che feste, festini, carnevale e pippe varie».

 

Chiama in causa il carnevale proprio perché ad inizio febbraio, ad Ariano Irpino, i contagi sono iniziati durante una «festa di carnevale organizzata da una scuola paritaria diretta da un ordine religioso con la partecipazione di oltre 200 persone». «Quella festa illegittima ha portato ad un contagio che ha coinvolto le suore, l’istituto scolastico e la curia – spiega De Luca – poi c’è stata una cerimonia familiare a Villanova del Battisto con altre 70 persone di 5 nuclei familiari che poi sono andati allegramente in giro». E continua nella ricostruzione in una spietata requisitoria: «Poi il gestore di un bar che è andato a Milano, è tornato a ha continuato a lavorare nel bar e poi un medico e la moglie positivi che sono andati allegramente in ospedale e poi in una struttura sanitaria privata, un centro di riabilitazione». E la reazione da Ariano non è mancata. «Si è parlato di un probabile principio di contagi risalenti a ben prima dell’istituzione del regime di zona rossa, e si è ringraziato gli arianesi per la partecipazione agli screening dei test sierologici – dice Enrico Franza ex sindaco di Ariano commentando De Luca – È mancata, tuttavia, la trama di questo racconto, fatta di senso di responsabilità dimostrato dalla stragrande maggioranza degli arianesi. Senso di responsabilità che ha fatto da contraltare a una gestione quantomai discutibile dell’emergenza sanitaria, Rinnovo l’invito al Presidente della Regione, perché venga qui e si confronti con quell’Ariano che non è stata raccontata».

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Papa Francesco sarà al G7 sull’intelligenza artificiale: l’annuncio di Meloni

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“Sono onorata di annunciare la partecipazione di Papa Francesco ai lavori del G7 nella sessione dedicata all’intelligenza artificiale”, è quanto annunciato in un video dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

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GP di Nürburgring 1976: all’asta il casco dell’incidente di Niki Lauda

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Il casco indossato da Niki Lauda, al Gran Premio di Nürburgring, nel 1976, che gli sarebbe potuto costare la vita, tant’è che – pensate – gli fu fatta l’estrema unzione data la gravità delle condizioni in cui versava, verrà messo all’asta da Bonhams in occasione del GP di Miami, in programma la prossima settimana. La previsione è che il valore potrà raggiungere i 60mila dollari. Il casco è stato, fino ad oggi, conservato da collezionisti privati. 
Una parte del ricavato della vendita sarà donata dal venditore e da “Bonhams Cars” all’Unicef.

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Chiara Ferragni, l’azienda cerca nuovi soci per 6 milioni di euro

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I danni d’immagine dipesi dallo “scandalo pandoro” e dall’allargarsi dell’inchiesta non sono ancora quantificabili, ma le conseguenze economiche cominciano a dare i primi segnali.
Chiara Ferragni avrebbe bisogno di sei milioni di euro, dopo il calo dei ricavi della Fenice srl. Per ottenere nuovi finanziamenti, l’influencer potrebbe scegliere di affidarsi a nuovi soci.
I consulenti le suggeriscono di prepararsi a perdite comprese tra uno e tre milioni di euro, nel prossimo triennio. Secondo quanto riportato da “Il Messaggero”, alla Ferragni è stato suggerito di raccogliere nuovi fondi di equity, per un valore di cinque o sei milioni di euro. La perdita dei ricavi al momento si aggirerebbe intorno al 40%. 

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