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Cassa integrazione: entro venerdì soldi a tutti.La promessa del Presidente dell’Inps

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Nell’intervista rilasciata dal Presidente dell’Inps, Pasquale Tridico a Repubblica, quest’ultimo promette che “entro venerdì la cassa integrazione sarà liquidata a tutti“.

Già in prima pagina il quotidiano Repubblica riporta la notizia. Numerosi, sono infatti i dimenticati rimasti ancora senza aiuti. Restano ancora 420mila assegni “ma le domande si sono dimezzate, segno che il paese riparte” sostiene il Presidente. Ma da parte delle imprese le richieste in attesa restano più di un milione.

Il Presidente dell’Inps precisa che bisogna fare una distinzione tra domande presentate e  beneficiari effettivi. “Quando un’azienda a inizio del mese inoltra la domanda di Cig viene conteggiata come potenziale richiedente. Ma quella è solo una prenotazione di risorse. Soltanto a fine mese il titolare dell’impresa conosce il numero delle domande effettivamente da presentare, con il numero di ore lavorate“.

Affinchè tutti i beneficiari possano ricevere i soldi i lavoratori dell’Inps “si stanno facendo in quattro per dare una risposta a tutti.Come quelli della Sanità hanno garantito la protezione dal virus, noi abbiamo garantito la protezione sociale. I nostri hanno lavorato a Pasqua, il 25 aprile, il primo maggio, hanno subito minacce, insulti. Non è giusto, l’Italia deve essere orgogliosa di loro“.

Se paragonata alla crisi del 2009, la crisi economica che stiamo vivendo sembra realmente catastrofica: “Ci siamo trovati di fronte a un’Apocalisse. […] In tutto il 2009 (l’anno della crisi) abbiamo pagato 1,2 miliardi di ore, mentre nel solo mese di aprile 2020 ne abbiamo fatte un miliardo e quattrocento milioni. Ci rendiamo conto? In un mese soltanto abbiamo fatto più Cig che in tutto l’anno peggiore della crisi precedente“.

Ma i dati stanno migliorando: la richiesta della Cig è quasi il 50% in meno rispetto al mese precedente. “Un dato in fortissimo calo che ci dice che il Paese è finalmente ripartito. Abbiamo avuto un infarto ma l’Italia è ancora in piedi. E dobbiamo dire grazie al nostro Stato sociale se il Paese, nonostante tutto, è rimasto coeso. Dobbiamo dire grazie alla Cig, ai bonus, al Reddito di cittadinanza“.

Ma i problemi sono tanti. Numerose aziende se ne approfittano e tantissimi sono i lavoratori che solo ora, in caso d’emergenza, si sono resi conto di essere stati sfruttati: quando si tratta di presentare una domanda di aiuto “viene fuori che i contributi non sono stati pagati, o lo sono stati solo in parte. E giustamente il lavoratore si arrabbia, ma dovrebbe prendersela con chi l’ha sfruttato, non con noi“.

 

 

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Papa Francesco sarà al G7 sull’intelligenza artificiale: l’annuncio di Meloni

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“Sono onorata di annunciare la partecipazione di Papa Francesco ai lavori del G7 nella sessione dedicata all’intelligenza artificiale”, è quanto annunciato in un video dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

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GP di Nürburgring 1976: all’asta il casco dell’incidente di Niki Lauda

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Il casco indossato da Niki Lauda, al Gran Premio di Nürburgring, nel 1976, che gli sarebbe potuto costare la vita, tant’è che – pensate – gli fu fatta l’estrema unzione data la gravità delle condizioni in cui versava, verrà messo all’asta da Bonhams in occasione del GP di Miami, in programma la prossima settimana. La previsione è che il valore potrà raggiungere i 60mila dollari. Il casco è stato, fino ad oggi, conservato da collezionisti privati. 
Una parte del ricavato della vendita sarà donata dal venditore e da “Bonhams Cars” all’Unicef.

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Chiara Ferragni, l’azienda cerca nuovi soci per 6 milioni di euro

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I danni d’immagine dipesi dallo “scandalo pandoro” e dall’allargarsi dell’inchiesta non sono ancora quantificabili, ma le conseguenze economiche cominciano a dare i primi segnali.
Chiara Ferragni avrebbe bisogno di sei milioni di euro, dopo il calo dei ricavi della Fenice srl. Per ottenere nuovi finanziamenti, l’influencer potrebbe scegliere di affidarsi a nuovi soci.
I consulenti le suggeriscono di prepararsi a perdite comprese tra uno e tre milioni di euro, nel prossimo triennio. Secondo quanto riportato da “Il Messaggero”, alla Ferragni è stato suggerito di raccogliere nuovi fondi di equity, per un valore di cinque o sei milioni di euro. La perdita dei ricavi al momento si aggirerebbe intorno al 40%. 

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