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Cronaca

Infermiera di Castellammare si sfoga: “Chi non vede non crede. Il Covid esiste ed è subdolo”

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Una infermiera di Castellammare di Stabia, attraverso il proprio profilo ufficiale Facebook, ha scritto un lungo post che in poco tempo è diventato virare. Una lettera scritta a cuore aperto contro i negazionisti del Coronavirus e contro chi non crede a questa emergenza che sta colpendo l’Italia.

“Non scrivo questo post per dirvi ancora quanta paura si prova a stare in quei reparti, né per ripetervi quanto fanno male i dispositivi di protezione o ricevere compassione. Noi non siamo super eroi, se avessimo avuto i super poteri avremmo messo fine a tutta questa sofferenza da tempo” , si legge nella lettera di Martina.

Poi prosegue. “Non abbiate compassione per noi che stiamo combattendo questa guerra da soli, in quelle quattro mura. Contro cosa? Un qualcosa che non riusciamo a sconfiggere. Voglio, però, che abbiate compassione per tutte quelle persone che si trovano in quei letti, con delle cavolo di mascherine in faccia, collegate a macchinari per riuscire a respirare. Chi non vede non crede. Vi farei guardare gli occhi, che mi spaccano il cuore in mille pezzi, di chi ha paura di non farcela. Gli occhi che piangono dietro quelle maschere. Vi farei guardare i volti sfregiati dalle maschere troppo strette , stringere quelle mani e farvi provare tutto quello che provo mentre sussurrano ‘aiutami ti prego’, ‘quanto mi rimane?’, ‘preferisco morire’”.

Infine conclude. “Più di tutto vi farei provare l’impotenza. Perché ad un certo punto nessun tentativo vale più, non funziona più nulla e rimaniamo lì ad aspettare la fine, prendendocene cura fino all’ultimo battito e respiro. Vorrei provaste compassione per le famiglie che vorrebbero rivedere, anche solo per un secondo, il proprio caro. Potrebbe trovarsi vostro padre, vostra madre, vostro fratello, vostro nonno o un caro amico proprio lì al loro posto. Il Covid non aspetta, arriva e stravolge. Esiste davvero ed è subdolo” .

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Caserta

San Tammaro (Ce), uomo trovato morto in auto: si era appartato con una donna

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Nella tarda mattinata, in perpendicolare alla Nazionale Appia di San Tammaro (Ce), un uomo, un 64enne dell’agro aversano. è stato trovato privo di vita in circostanze su cui ancora non si è fatta luce.
Non si esclude che l’uomo sia stato colpito da un malore fatale mentre era appartato con una donna, all’interno dell’abitacolo dell’auto.
I carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere indagano sulla vicenda.  Al momento non risultano dettagli, anche perché, dato il contesto, la riservatezza fa da padrona.

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Cronaca

Sorpresi con l’eroina nella soppressata

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Gli agenti, della Squadra Investigativa del Commissariato Garibaldi di Venezia, hanno notato un 36enne dirigersi con la sua autovettura in un garage di via Benefattori dell’Ospedale, dove – accorgendosi della presenza delle forze dell’ordine – ha cercato di chiudere repentinamente la saracinesca.
All’interno del box sono state trovate delle confezioni sottovuoto per un peso totale di 5,2 kg di eroina: un paio di panetti erano stati ricoperti con soppressata calabrese. Nel suo appartamento, in condivisione con un uomo 46enne, sono stati rinvenuti 65mila euro in una busta sul letto, 4mila euro nel cassetto di un comodino, e accanto al letto una macchina professionale conta banconote, una per il sottovuoto e altro materiale per il confezionamento.

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Cronaca

Giugliano e Qualiano, banda della 147 Silver semina il panico

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Questa notte, tra Giugliano e Qualiano, si sono registrati nientepopodimeno ché 5 colpi messi a segno, presumibilmente, dalla stessa banda criminale. Il raid è avvenuto in un orario compreso tra le 3 e le 5 del mattino; sono state bersagliate diverse attività commerciali tra cui: ‘Experience Pizza e Fritti’, in via Giuseppe di Vittorio a Qualiano, e il parco Regina a Casacelle in quel di Giugliano.
Sarebbero almeno in quattro ad aver agito, a bordo di un Alfa Romeo 147 Silver.

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