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CAIVANO, la rottura tra i consiglieri dissidenti ed il sindaco mette a rischio il mandato

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CAIVANOMinformo ancora una volta c’ha azzeccato e ha sbugiardato, come sempre, le smentite di rito. Vi ricordate quel famoso articolo “commissionato” ad un altro organo di stampa dove il consigliere Guseppe Mellone asseriva con fermezza che tra il resto del partito Forza Italia e il sindaco non ci fosse nessun attrito e nessuna richiesta da parte dei consiglieri da noi ritenuti dissidenti? Bene, oggi il segretario caivanese di Forza Italia apponendo la firma sul documento insieme ai consiglieri Frezza, Buonfiglio e Ponticelli e presentato al sindaco , ha smentito se stesso e chi come lui cercava di mantenere la cittadinanza all’oscuro delle richieste del quartetto forzista.

Ma come è possibile che una richiesta del genere possa, perfino, decretare la fine del mandato di Monopoli? Ebbene il tutto parte da un veto dettato dal consigliere Gaetano Ponticelli, consigliere che non è nuovo a richieste del genere se solo si pensa che una sua richiesta non adempiuta mandò a casa all’allora sindaco Falco. Gaetano Ponticelli, come anche confermato stesso al sottoscritto, non ha mai visto di buon occhio la dirigente Anna Damiano perché la riteneva una persona non idonea a ricoprire tale ruolo.

Bene a quanto pare e qui attendiamo smentite solo dal sindaco in persona, il buon Ponticelli in vista delle pubblicazioni dei bandi di gara per la legge 328, chiese al primo cittadino di non decretare Anna Damiano come dirigente alle politiche sociali -non si è capito bene se il consigliere azzurro avesse una preferenza specifica- in caso contrario, cioè di un non interessamento del sindaco per quella richiesta, il forzista Ponticelli avrebbe fatto fuoco e fiamme per far scendere Monopoli dallo scranno più alto della città. A quanto pare la sua ricerca spasmodica, come anticipato anche della nostra testata, della raccolta di consensi ha portato il proprio numero a quattro, collezionando le adesioni di Frezza, Buonfiglio e Mellone. In quattro stanno cercando di mettere il sindaco alle corde e adesso bisogna capire se Mellone e Frezza lo stiano facendo per avallare il “ricatto politico” che Ponticelli ha fatto a Monopoli oppure le motivazioni dei due consiglieri riguardino proprio una giunta politica e Ponticelli stia solo approfittando del malumore dei due azzurri per portare a casa il dirigente alle politiche sociali, così come chiesto prima delle gare d’appalto.

A tal proposito, entro stasera si attende una posizione chiara da parte del primo cittadino, che proprio in questo momento storico, più che mai, non deve spostarsi dalle sue posizioni, dimostrando ancora una volta la genuinità delle sue azioni, il non attaccamento alla poltrona e tanto meno la sua inflessibilità e incorruttibilità.

Di una cosa però i cittadini caivanesi possono temere che chi è riuscito una volta nell’impresa non è detto che non ci riesca di nuovo e chissà se gli stessi cittadini non soffriranno di memoria corta ancora una volta in quelle famose urne, anche perchè c’è un dato da non sottovalutare: oramai a Caivano si è creato un solco tra metodi di fare politica, il metodo Monopoli e quello Ponticelli. Adesso la partita passa nelle mani dei consiglieri prima e dei cittadini poi, bisogna scegliere il metodo di Ponticelli o quello di Monopoli.

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Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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Caivano

Caivano, visita della Console Generale USA nella zona Asi

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Tracy Roberts Pounds, Console Generale degli Stati Uniti d’America, ha visitato l’azienda acetificio “De Nigris” della zona Asi di Pascarola. L’obiettivo?, rafforzare sensibilmente i legami internazionali.
È stato un momento importante di scambio e collaborazione per l’azienda caivanese. La Console ha potuto conoscere la rosea realtà dello stabilimento di Caivano, improntato sulla modernità, ha visitato i relativi impianti, e ha salutato i reparti dell’azienda.
L’evento ha permesso di mettere sul tavolo discussioni inerenti future collaborazioni e il rafforzamento dei rapporti commerciali e culturali tra l’Italia e gli Usa.
Una cooperazione che potrebbe rivelarsi fruttuosa per le due nazioni nel settore alimentare.

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