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CAIVANO, eppur si muove, quello che è apparentemente immobile è regia occulta

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CAIVANO – Non so quante volte abbia scritto che Caivano è una città ad alto tasso di omertà, forse anche a livelli superiori a quelli di Bagheria negli anni del dominio corleonese, ma che addirittura a difesa dell’immobilismo che ha caratterizzato gli ultimi 50 anni caivanesi, si mobilitassero giornalisti iscritti all’ordine e nuovi adepti con ideali somministrati a dosi centellinate è un fenomeno che non si sognerebbe neanche San Pedro Sula la seconda città honduregna nota come la città con il più alto tasso criminale al mondo.

Ai cittadini più attenti alla res publica invito ad osservare come si stanno delineando gli schieramenti negli ultimi giorni e non sto parlando di schieramenti politici, ma di quelli che da decenni sono abituati a spartirsi la torta o le briciole di quella torta che già si sono strafogati anni addietro. Che i responsabili di settore determinano la politica a Caivano non lo scopriamo oggi e né tanto meno lo ha scoperto un povero fesso come me, figuratevi non ho neanche il tesserino -che tipo di tesserino mi serva per scrivere le mie opinioni ancora lo devo scoprire- A testimonianza della gestione poco chiara dei settori a Caivano ci sono numerose denunce della segretaria Raffaella Di Maio, quelle del sindaco Monopoli e udite udite ventisei pagine della relazione dell’ANAC. Ancora oggi c’è qualche dirigente che attraverso la stampa compiacente si permette l’ardire di ammettere che le nostre sono solo fandonie. Addirittura ci sono dirigenti che mentre gestivano un settore, avevano mani in pasta in altri settori, guarda caso gli stessi settori che alcuni consiglieri oggi chiedono l’avvicendamento del dirigente voluto solo ed esclusivamente dal sindaco.

Sempre caro mi fu quest’ermo colle scrisse ne “L’infinito” il buon Leopardi, così avrà pensato pure lo stesso funzionario o consigliere che ha chiesto la testa della Damiano, un settore quello delle politiche sociali che ha sempre fatto gola ai politici nostrani, anche a quelli che dichiarano che non hanno mai determinato la politica a Caivano -Pinocchio al confronto allibirebbe- tanto è stato foriero di vecchi e nuovi politici, persino di giovani leve di quella sinistra che oramai è rimasta solo nei ricordi di chi non è mai riuscito a sovvertire come si deve il sistema politico ma che non si è mai rassegnato all’idea.

Eppur si muove disse Galileo Galilei riferendosi al fatto che la terra girasse intorno al sole, proprio come la terra, a Caivano ci sono satelliti che girano intorno ad un sistema che purtroppo non è quello solare ma un sistema ben delineato da anni di intrecci tra politica e rapporti di amicizia e parentele discutibili, un sistema fatto di equilibri e di mediazione atti al non stravolgere il prosieguo dei propri percorsi, leciti o illeciti che siano, a partire proprio da argomenti tabù che sono vietati alla politica di una certa fazione, proprio perché sono affari dell’ altra sponda ma che solo Minformo ha l’ardire di argomentare e in tal caso ci domandiamo e domandiamo, come mai l’amministrazione Monopoli non ha mai toccato l’argomento campo sportivo “E. Faraone”? Eppure tutta Caivano conosce gli aneddoti legati al campo sportivo e tutta Caivano conosce lo stato in cui versa. A tal proposito noi di Minformo vogliamo informare la cittadinanza, soprattutto in vista dei prossimi avvicendamenti in cabina di regia al Comune di Caivano: esiste un disegno già stabilito da una parte di Caivano politica e non che vuole far sorgere al posto dell’Ernesto Faraone un centro commerciale a tema, altro cemento da distribuire su tessuto urbano già deturpato abbastanza da quelle ditte edili fameliche in cerca di cambi di destinazioni d’uso dei terreni o abbattimenti e ricostruzioni ad organo genitale canino. Non solo, un centro commerciale in pieno centro, vorrebbe dire aperture di negozi, forse griffe importanti e a chi secondo voi potrebbe mai giovare tutto questo rispetto ad un progetto ben più nobile quale potrebbe essere una piccola villetta comunale con tanto di percorso podistico per sportivi?

Ecco, queste non sono altro che piccole riflessioni di un povero fesso che scrive baggianate e idiozie dalla mattina alla sera e che tenta chissà per quali interessi di gettare fango addosso ai protagonisti di cui sopra. Ora se i lettori di Minformo non sono persone dalla memoria corta, sapranno benissimo che le nostre indiscrezioni e inchieste sono sempre azzeccate, e se un po’ di stima l’abbiamo conquistata, invito gli stessi a ricordare queste riflessioni ed essere liberi di ricordare e decidere alla prossima tornata elettorale.

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Ambiente

Stazione Garibaldi e Campi Flegrei: presentati i nuovi progetti

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FS Sistemi Urbani ha, da poco, presentato progetti ambiziosi per Napoli Porta Est e Napoli Campi Flegrei. Una vera e propria trasformazione urbana volta a stravolgere il volto del capoluogo campano. L’obiettivo è quello della modernizzazione, dell’integrazione di diverse modalità di trasporto e della promozione dell’accesso a spazi pubblici più ampi e funzionali.
Non vi sarà soltanto una riqualificazione delle infrastrutture, bensì la creazione di nuovi spazi aperti al pubblico e aree all’insegna del green.
Il report presentato da Francesca Zirnstein, Direttore Generale di Scenari Immobiliari, ha sottolineato come i progetti di rigenerazione incrementeranno il valore degli immobili nelle aree interessate e stimoleranno anche lo sviluppo di nuovi servizi e infrastrutture.

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Ambiente

Napoli, trasporti marittimi: arriva il nuovo Giove Jet, il catamarano green

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Silenzioso, sostenibile, confortevole, amico dell’ambiente. Al punto da consentire una riduzione di oltre un milione di chilogrammi di emissioni di anidride carbonica all’anno, calcolati su un utilizzo medio di duemila ore. Con un abbattimento di consumi ed emissioni del 30% rispetto a quanto accadeva prima della rimotorizzazione e una serie di vantaggi complementari in termini di impatto ambientale, a cominciare da una riduzione di rumorosità e vibrazioni per una percentuale compresa tra il 30 e il 40%.
Il golfo di Napoli accoglie il nuovo Giove Jet, un’unità innovativa col target principale rivolto alla sostenibilità, il primo catamarano di queste dimensioni per trasporto passeggeri in Europa con una quadrupla Volvo Penta IPS (Inboard Performance System) IMO III, che garantisce manovrabilità e prestazioni avanzate, una maggiore facilità di manutenzione e assistenza, alti livelli di comfort a bordo, spazi più ampi ma soprattutto una riduzione consistente dell’impatto ambientale.
Nel dettaglio, i vecchi motori con sistema di alimentazione a pompe e iniettori sono stati sostituiti con motori ad iniezione elettronica ad alta pressione per una ottimizzazione della combustione e un abbattimento di consumi ed emissioni (il consumo litri/ora passa da 708 a 495).
Un sistema di trattamento dei gas di scarico e di abbattimento delle emissioni contribuisce a una ulteriore riduzione del 75% dei livelli di NOx (la somma del monossido di azoto e del biossido di azoto). I motori sono inoltre già pronti per essere utilizzati con combustibile HVO con conseguente ulteriore riduzione delle emissioni. Ancora: un sistema di monitoraggio tramite software favorirà una riduzione intelligente dei consumi di bordo. Pannelli fovoltaici sono installati sull’unità e contribuiscono al suo fabbisogno energetico.
Un profondo refitting per un’unità marittima costruita nel 1985 nei cantieri “Marinteknik Verkstadts AB” di Oregrund, in Svezia, 33 metri di lunghezza e 9.30 massimi di larghezza, con 261 passeggeri trasportabili, subito in linea nella tratta che collega Napoli alle isole del golfo.
Presentato oggi, mercoledì 24 aprile, al Volaviamare HQ del molo Beverello di Napoli, alla presenza – tra gli altri – di autorità e istituzioni politiche locali e nazionali, il Giove Jet accelera dunque la transizione “green” del Gruppo Lauro, già avviata negli scorsi anni attraverso una prima fase di refitting di alcune tra le unità che ne compongono la flotta, attiva nel servire un numero complessivo di 47 destinazioni e che proprio nel 2024 celebra l’ottantesimo anniversario dalla sua fondazione.
“Un progetto importante, che consente di innalzare il livello di tutela ambientale oltre le norme Ue tuttora vigenti e che abbiamo portato a termine grazie al sostegno del Piano nazionale di ripresa e resilienza – spiega l’amministratore delegato di Alilauro, Eliseo Cuccaro – Un intervento che rientra nella filosofia di un’impresa da sempre attenta alla sostenibilità ambientale e all’efficienza e che oggi guarda con rinnovato ottimismo alla sfida inderogabile di trasporti sempre più in linea con la tutela del pianeta, senza rinunciare ad elevati standard di efficienza, velocità, comfort e sicurezza. Alilauro punta con convinzione anche alla cosiddetta intermodalità, garantendo all’utenza itinerari in sinergia con le maggiori realtà di trasporto su gomma e su rotaia”.
Il progetto del nuovo Giove Jet è realizzato in collaborazione con Volvo Penta, leader mondiale nella gornitura di motori, dispositivi di propulsione e generatori per un’ampia gamma di applicazioni marine e industriali.
“Le trasmissioni POD sono il vero cuore tecnologico del sistema propulsivo IPS: grazie alle eliche traenti e controrotanti, che consentono di aumentare l’efficienza fino al 35%, permettono di installare motori più piccoli e di conseguenza ridurre i consumi in modo drastico, consentendo anche in un minore dimensionamento dei serbatoi a bordo e maggiori spazi disponibili”, spiega l’ingegnere Andrea Piccione, direttore commerciale Volvo Penta Italia. “Il sistema IPS, che vanta più di 20 anni di esperienza e 40.000 installazioni, consente elevatissimi livelli di affidabilità e up time – aggiunge – e si evolverà in futuro con soluzioni ibride ed elettriche, sempre minimizzando la quantità di energia necessaria a bordo, grazie all’efficienza dei POD”.

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Bagnoli

Campi Flegrei, la Basilicata accoglierà i cittadini di Bagnoli in caso di eruzione

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“È stato approvato il piano di Protezione civile per il trasferimento e l’accoglienza della popolazione del quartiere Bagnoli del Comune di Napoli, gemellato con la Regione Basilicata, unitamente alla regione Calabria, che sarà evacuata dalla zona rossa a seguito di un evento eruttivo dei Campi Flegrei, in linea con la strategia nazionale legata alla gestione dell’emergenza. Questa forma di collaborazione interregionale dimostra come la pianificazione e la cooperazione possano migliorare la resilienza delle comunità di fronte a disastri naturali”. È quanto affermato dal dirigente dell’Ufficio di Protezione civile della Regione Basilicata, Giovanni Di Bello, grazie ad una nota pubblicata dall’ufficio stampa della Giunta lucana.

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