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NAPOLI. Giovedì 29 novembre 2018, al Teatro Elicantropo: Orfeo. Piombato giù

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Giovedì 29 novembre 2018, Teatro Elicantropo di Napoli

Orfeo. Piombato giù di Cristian Izzo

Roberto Azzurro, interprete e regista dell’allestimento, affronta un viaggio nelle intriganti giostre verbali e iperboliche dell’autore

Una discesa nell’oltretomba, un viaggio oscuro di andata e ritorno alla luce per Roberto Azzurro, che sarà interprete e regista di Orfeo. Piombato giù di Cristian Izzo, con incursioni sceniche da Rilke, Nietzsche, Pavese, Savinio e Azzurro, in scena da giovedì 29 novembre 2018 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 2 dicembre) al Teatro Elicantropo di Napoli.

Prima o poi, si ricorre sempre al Mito, ci si rifugia nel Mito, ci si incatena al Mito. Partendo da questa riflessione, in questo testo presentato da Ortensia T, Cristian Izzo disegna per Roberto Azzurro intriganti giostre verbali e iperboliche, umane e disperate, ironiche e filosofiche.

E così Orfeo, già vagheggiato, amato, deturpato e sviscerato da tanti, si “presenta”, dando vita a un inevitabile incontro. Il luogo dell’incontro è la proda di un fiume che a lui dà la morte e ad Azzurro diede l’infanzia, tanti e tanti anni fa.

Navighiamo – così sottolinea Roberto Azzurro – le acque di parole inestimabili e definitive, amare e meravigliose. E i miei versi del mio “dopo/lame” non potevano che collocarsi favolosamente in queste pagine che diventano teatro”.

E allora l’attore diviene il pastore che insegue la Luna e della Luna si trova a ragionare, e diviene Leopardi stesso, poeta. Così che l’attore che entra sulla scena per caso, come al mondo si viene per caso, si accorge di non poter più uscire.

Si accorge che tutto è scena. Così le sue parole, il suo manoscritto, s’identifica con i fogli che egli trova già sulla scena: è egli entrato in scena per portare, o per prendere? Sì è egli voltato e tutto è sparito? O nulla è stato mai?

Così le parole di Rilke, di Pavese, di Savinio e le altre, non hanno più autore. Il poeta non può che lasciarsi strappar via da questo fiume di parole, il fiume Ebbro in cui fu gettata la testa d’Orfeo. Non può che lasciarsi fare a pezzi dalle Baccanti, perché si compia il volere di Dioniso. Piombare giù nel fiume: questo fanno i poeti.

Roberto Azzurro, alla sua seconda collaborazione con Cristian Izzo, insegue un teatro, negli ultimi anni, scevro da qualsiasi effetto speciale, in cui tutto gira intorno all’attore e al testo, sempre contraddistinto da una precisa e personale cifra stilistica.

Sempre pronto a contraddirsi, come ogni vero artista, inteso a portare cambiamento fra i luoghi comuni che vanno inevitabilmente sedimentandosi in ogni settore, Roberto Azzurro costituisce un istrionico mondo a sé, nel panorama teatrale.

Orfeo. Piombato giù di Cristian Izzo

Napoli, Teatro Elicantropo – da giovedì 29 novembre a domenica 2 dicembre 2018

Inizio spettacoli ore 21.00 (venerdì e sabato), ore 18.00 (domenica)

Info e prenotazioni al 3491925942 (mattina), 081296640 (pomeriggio)

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Papa Francesco sarà al G7 sull’intelligenza artificiale: l’annuncio di Meloni

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“Sono onorata di annunciare la partecipazione di Papa Francesco ai lavori del G7 nella sessione dedicata all’intelligenza artificiale”, è quanto annunciato in un video dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

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GP di Nürburgring 1976: all’asta il casco dell’incidente di Niki Lauda

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Il casco indossato da Niki Lauda, al Gran Premio di Nürburgring, nel 1976, che gli sarebbe potuto costare la vita, tant’è che – pensate – gli fu fatta l’estrema unzione data la gravità delle condizioni in cui versava, verrà messo all’asta da Bonhams in occasione del GP di Miami, in programma la prossima settimana. La previsione è che il valore potrà raggiungere i 60mila dollari. Il casco è stato, fino ad oggi, conservato da collezionisti privati. 
Una parte del ricavato della vendita sarà donata dal venditore e da “Bonhams Cars” all’Unicef.

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Chiara Ferragni, l’azienda cerca nuovi soci per 6 milioni di euro

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I danni d’immagine dipesi dallo “scandalo pandoro” e dall’allargarsi dell’inchiesta non sono ancora quantificabili, ma le conseguenze economiche cominciano a dare i primi segnali.
Chiara Ferragni avrebbe bisogno di sei milioni di euro, dopo il calo dei ricavi della Fenice srl. Per ottenere nuovi finanziamenti, l’influencer potrebbe scegliere di affidarsi a nuovi soci.
I consulenti le suggeriscono di prepararsi a perdite comprese tra uno e tre milioni di euro, nel prossimo triennio. Secondo quanto riportato da “Il Messaggero”, alla Ferragni è stato suggerito di raccogliere nuovi fondi di equity, per un valore di cinque o sei milioni di euro. La perdita dei ricavi al momento si aggirerebbe intorno al 40%. 

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