Attualità
Giuseppe Alviti: “Il servizio 118 deve essere scortato dalle guardie giurate”
GIUSEPPE ALVITI (AGPG): IL SERVIZIO 118 DEVE ESSERE SCORTATO DA GUARDIE GIURATE
È la vittima numero sedici nel 2109: Manuel Ruggiero, medico del 118 e presidente dell’associazione Nessuno tocchi Ippocrate, si occupa di denunciare le violenze subite dai colleghi.
Ma anche il suo nome è nell’elenco: «Io, per primo, ho paura di lavorare a bordo delle ambulanze: se potessi cambierei mansione», dice il 41enne che sta per diventare papà.
Massima solidarietà e vicinanza è stata espressa dal Presidente Nazionale Giuseppe Alviti, leader associazione guardie Particolari giurate, il quale conosce di persona il professionista di cui nutre stima e affetto, che ha incalzato le istituzioni di voler sollecitare di sposare la giusta causa del Progetto creato dallo stesso presidente Alviti di far scortare le ambulanze del 118 da guardie Particolari giurate con automontante direttamente collegate con le forze dell’ordine.
Attualità
Papa Francesco sarà al G7 sull’intelligenza artificiale: l’annuncio di Meloni
“Sono onorata di annunciare la partecipazione di Papa Francesco ai lavori del G7 nella sessione dedicata all’intelligenza artificiale”, è quanto annunciato in un video dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Attualità
GP di Nürburgring 1976: all’asta il casco dell’incidente di Niki Lauda
Il casco indossato da Niki Lauda, al Gran Premio di Nürburgring, nel 1976, che gli sarebbe potuto costare la vita, tant’è che – pensate – gli fu fatta l’estrema unzione data la gravità delle condizioni in cui versava, verrà messo all’asta da Bonhams in occasione del GP di Miami, in programma la prossima settimana. La previsione è che il valore potrà raggiungere i 60mila dollari. Il casco è stato, fino ad oggi, conservato da collezionisti privati.
Una parte del ricavato della vendita sarà donata dal venditore e da “Bonhams Cars” all’Unicef.
Attualità
Chiara Ferragni, l’azienda cerca nuovi soci per 6 milioni di euro
I danni d’immagine dipesi dallo “scandalo pandoro” e dall’allargarsi dell’inchiesta non sono ancora quantificabili, ma le conseguenze economiche cominciano a dare i primi segnali.
Chiara Ferragni avrebbe bisogno di sei milioni di euro, dopo il calo dei ricavi della Fenice srl. Per ottenere nuovi finanziamenti, l’influencer potrebbe scegliere di affidarsi a nuovi soci.
I consulenti le suggeriscono di prepararsi a perdite comprese tra uno e tre milioni di euro, nel prossimo triennio. Secondo quanto riportato da “Il Messaggero”, alla Ferragni è stato suggerito di raccogliere nuovi fondi di equity, per un valore di cinque o sei milioni di euro. La perdita dei ricavi al momento si aggirerebbe intorno al 40%.
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