

Città
Vaccini. ultima settimana metà dosi in attesa parla De Luca
Il presidente della Campania Vincenzo De Luca lascia le sue dichiarazione nella sua diretta settimanale Facebook per quanto riguarda le dosi di vaccino in attesa nell’ultima settimana e dice: “In Campania abbiamo somministrato 4 milioni di prime dosi e 3,5 milioni di seconda dose. Per stare tranquilli dobbiamo arrivare a 5 milioni con due dosi ma nell’ultima settimana abbiamo avuto un rallentamento significativo”.
Poi ha spiegato: “Ipotizzavamo in questa fase di somministrare 40.000 dosi al giorno per arrivare a un milione in un mese, ma nell’ultima settimana arriviamo a 20.000 al giorno. Per l’obiettivo dei 5 milioni i tempi si allungano così di due mesi.
Ripeto l’appello alla vaccinazione per prima dose e richiamo, dobbiamo muoverci, la variante delta complica i problemi e se perdiamo tempo faremo conti con altre varianti. Nonostante questo c’è una tenuta buona in Campania al momento, senza incrementi significativi e con il 2,6-2,8 di tasso di occupazione delle terapie intensive”.
Napoli
Il Sindaco Manfredi in Città Metropolitana perde pezzi della maggioranza. Caiazzo passa a Forza Italia

NAPOLI – Tegola per il Sindaco metropolitano Gaetano Manfredi che se da un lato fa campagna acquisti conquistandosi la fiducia del Consigliere Vincenzo Cirillo, eletto nella lista “Progresso e legalità con Catello Maresca“, facendolo aderire alla maggioranza che lo sostiene, dall’altro lato rischia di perdere Antonio Caiazzo eletto nella lista del Sindaco Manfredi e delegato alla Città Metropolitana in materia del Piano Strategico.
Ieri sera il consigliere metropolitano è stato beccato a cena con il Senatore Franco Silvestro di Forza Italia e il suo collega consigliere comunale azzurro di Afragola, Giacinto Baia. Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo sarebbe imminente un suo passaggio all’ombra del tricolore berlusconiano data anche la forte influenza che ancora possiede l’ex Senatore Cesaro all’interno del partito azzurro.
Infatti è risaputo che il Consigliere Caiazzo fedelissimo del figlio dell’ex Senatore Armando con il quale non ha mai interrotto i rapporti, neanche dopo la libera scelta del Cesaro di non candidarsi alle scorse politiche e che grazie proprio alla famiglia Cesaro che il Caiazzo deve la sua elezione in Città Metropolitana visto che ha giovato dei voti di due Consiglieri napoletani, proprio di espressione cesariana, Massimo Pepe e Anna Maria Maisto compagna di Gabriele Mundo anch’egli in lizza per una prossima candidatura alla Regione Campania nel 2025.
E infatti è proprio sulle prossime regionali che si sta giocando la partita del Caiazzo che al di là delle dichiarazioni di rito che rilascia in giro e anche alla nostra testata, dove asserisce: “rimarrò fedele al Sindaco Manfredi e laddove il suo nome fosse posto sul tavolo come candidato governatore io sarò candidato in una delle sue liste”. In realtà risponde: “presente” al diktat del Cesaro che oramai bistrattato da tutti i partiti cerca di tornare all’ovile primordiale e di rigenerarsi in vista delle prossime europarlamentari – ipotesi molto utopica per l’ex senatore – o in alternativa riscattarsi attraverso il figlio alle prossime elezioni regionali o nella peggiore ipotesi, laddove il suo cognome risulterebbe ancora troppo scomodo, approfittare della servilità del Consigliere Caiazzo per entrare in Regione Campania dalla porta di servizio. Ipotesi quest’ultima che non farebbe tanto piacere a Gabriele Mundo che intanto, in via autonoma e lavorando alacremente alla sua candidatura, cova sogni di gloria.
Ovviamente, per i grandi elettori del Consigliere afragolese e per il Sindaco Manfredi sarebbe gradita una smentita del delegato metropolitano a breve tempo ma visto l’imminente passaggio dubitiamo che tale smentita arriverà, allora tanto vale che il Caiazzo parli chiaro, anche perché alcuni giorni fa, a livello locale, si è seduto ad un tavolo di sinistra a cui hanno preso parte il PD, i Verdi, il M5S e altre civiche di sinistra. Allora ci faccia capire Caiazzo perché il gioco del puntare su tutto – nero, rosso, zero – alla roulette non è mai piaciuto a nessuno, si crede tanto meno al Sidnaco Manfredi.
Politica
SANT’ANTIMO. Vergogna buoni spesa di Natale. I poveri riceveranno solo il 23% di quanto promesso

SANT’ANTIMO – L’avevo previsto! (Leggi qui). Gli assegni dei buoni spesa a Sant’Antimo saranno ultraridimensionati. Con buona pace della mamma dell’Assessora Alessandra Vergara, anche questa volta abbiamo dimostrato di saper fare il nostro mestiere (il pluralis majestatis è usato per accrescere l’autostima data l’indiscrezione confermata).
Cattive notizie per le famiglie indigenti santantimesi che non solo hanno dovuto aspettare tre mesi per poter incassare i buoni spesa previsti per Natale ma oggi hanno scoperto pure di ricevere solo il 23% dell’Assegno previsto.
Praticamente, come potete notare dalla tabella allegata a quest’articolo, il nucleo familiare indigente che doveva ricevere un assegno di € 300,00, con la rideterminazione annunciata anche dal Sindaco Buonanno davanti alle telecamere di L’Assise City Focus andato in onda Sabato alle ore 20:10 su Minformo TV (guarda qui), ne riceverà solo 69 euro e qui le domande nascono spontanee e le vorrei rivolgere al Sindaco e all’Assessore o Assessora (per non essere tacciato di sessismo, non sia mai che l’Assessore/a scambiasse una tendenza per un reato e si mettesse in testa di querelare l’inquerelabile) delle Politiche sociali Carolina Brunaccini detta Carla: voi riuscireste a fare la spesa per la vostra famiglia con 69 euro? Oppure: per quanto tempo riuscireste a mangiare insieme alla vostra famiglia con 69 euro? Non credete che tali cifre si possano configurare come una presa per i fondelli perpetrata ai danni dei poveri santantimesi? Ai posteri l’ardua sentenza!

Politica
SANT’ANTIMO. Buoni pasto di Natale ancora non erogati. L’Assessora Brunaccini porta il Comune ultimo in classifica

SANT’ANTIMO – Strascichi di disservizio si registrano all’indomani del rifiuto del funzionario a ricoprire il ruolo di responsabile di settore per un altro mese. Infatti come da sua missiva, dove dimostrava tutto il suo lavoro effettuato durante l’arco della sua posizione di responsabile, si notava pure che a lui era stato affidato anche l’iter burocratico per l’erogazione di buoni pasto alle famiglie indigenti santantimesi.
Infatti questo capitolo è una brutta parentesi dell’ente santantimese che vede come responsabile politico l’Assessora Carolina Brunaccini, che dopo aver fatto registrare disservizi nell’ambito dell’asilo nido – una volta fiore all’occhiello della città – a riguardo del debito non estinto dal Comune nei confronti della ditta appaltatrice, ha fatto determinare un ritardo abominevole sui buoni pasto da assegnare ai cittadini meno abbienti.
Infatti, qui si sta parlando di fondi erogati dallo Stato da distribuire agli indigenti in occasione delle festività natalizie e grazie al “solerte” lavoro della nuora dell’ex Sindaco Russo, il Comune si era autoimposto una time line che vedeva l’erogazione della media di € 300,00 a famiglia entro e non oltre il 27 Febbraio. Ma ad oggi, 14 Marzo 2023, non esiste ancora nemmeno la delibera che consente di stilare una prima graduatoria che stabilisce gli aventi diritto.
Tutto questo grazie alla sprovvedutezza politica dell’Assessora alle Politiche Sociali che nulla fa ricordare di sé oltre i disservizi e a quella del Sindaco che nel momento meno opportuno sceglie di “punire” uno dei funzionari chiave di un ramo dell’Amministrazione molto delicato.
Per correre ai ripari poi, la pezza è ancora più brutta del foro, come si dice in gergo. Tanto è vero che dopo il rifiuto del Calabrò, il Sindaco Buonanno ha deciso di investire la Segretaria Generale dell’incarico e da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che la prefetta comunale stia per pubblicare in queste ore una graduatoria posticcia che illustrerà quali istanze sono state accettate e quali rifiutate, senza informare, chi nel frattempo non sa come sbarcare il lunario, che tale provvedimento dovrà essere di nuovo deliberato perché a quanto pare in Amministrazione hanno l’esigenza di modificare gli importi dell’assegno. Voci di corridoio vogliono l’assegno addirittura dimezzato così, chi aveva la speranza di prenderne trecento oggi, domani – sempre se l’Assessora Brunaccini deciderà di sedersi a lavorare seriamente e non di continuare a specchiarsi e a crogiolarsi nel suo ruolo di donna in carriera nel mondo dello shobiz politico – ne prenderà solo centocinquanta.
Un dato politico che forse Assessora e Sindaco – che supporta ancora tali deleghe in mano a chi finora poco o nulla ha dimostrato – non sanno, è che Sant’Antimo ad oggi, risulta essere l’unico Comune italiano a non aver distribuito buoni pasto di Natale, mentre altri enti in Italia già si stanno apprestando ad erogare soldi per aiutare le famiglie povere in vista della festività di Pasqua.
Purtroppo questo succede a certe latitudini, quando la politica diventa un mezzo di sostentamento per amici di amici o addirittura uno scambio di prebende tra partiti e portatori di consensi. Le competenze vanno a farsi benedire e noi ci ritroviamo con persone sprovvedute, consone ai canoni di bellezza impartiti dai filtri social ma vuote di contenuti. Intanto la città langue e i poveri continuano ad essere erosi dai morsi della fame.
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