

Casavatore
CASAVATORE – Tutti gli uomini del Presidente
CASAVATORE – Tutti felici, ma non tanto.
E’ trascorso poco più di un mese dall’elezione del nuovo Sindaco, dott. Luigi Maglione, ad opera del ribaltamento del risultato da parte del Consiglio di Stato, e alla nuova Giunta manca ancora un pezzo. Il Pd ha espresso dalle proprie liste ben due assessori, il M5S un assessore e vice Sindaco, nominato un assessore anche per la lista “Punto e a capo”, mentre la rimanente lista “Alternativa per Casavatore”, forte di quasi 1200 preferenze, non ha ancora indicato la propria scelta per la relativa componente di Governo.
Qualcuno intravede in tale ritardo un certo malcontento, che serpeggia tra la maggioranza nonostante tutti gli interessati parlino di una vera e propria “love story” in atto, e di una compagine compatta ed agguerrita. Bocche cucite, insomma, su eventuali segnali di dissenso. Voci di corridoio narrano, però, di un certo stupore di alcuni rispetto alla decisione di riconoscere la carica più prestigiosa, quella di Presidente del Consiglio, ad una lista che ha collezionato risultati tutt’altro che dignitosi, fermandosi a meno di 600 voti.
Carica che verrebbe poi attribuita, se le voci dovessero essere confermate, a chi fu ritenuto, a torto o ragione, il promotore esterno, nel dicembre 2019, della sfiducia allo stesso Sindaco con relativa firma dal notaio. Sindaco che oggi avrebbe quindi non solo perdonato lo sgarbo, ma addirittura rilanciato l’offerta.
Nonostante il dott. Maglione avesse ben chiara la situazione già dallo scorso ottobre, sembra infatti che qualcosa sia cambiato, e qualche accordo venuto meno in corso d’opera. Quindi tutti contenti, o forse no, di questa nuova avventura che si preannuncia, secondo le intenzioni, una vera e propria rivoluzione.
Intanto martedì 23 novembre è prevista la nomina ufficiale dei Consiglieri comunali, a seguito delle conclusioni del seggio centrale nominato dalla Prefettura. Resta soltanto da vedere, al momento della scelta da operare nella prima seduta di Consiglio, quanti saranno gli uomini del Presidente. Fino ad allora, tutto può cambiare.
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Rapina in pizzeria a Casavatore: arrestato il terzo bandito, era quello che impugnava il fucile

Nel pomeriggio di ieri, al termine di un’articolata indagine diretta dalla Procura di Napoli Nord, i Carabinieri della Compagnia di Casoria (NA) e della Stazione di Casavatore (NA) hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Napoli Nord, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di un 23enne, napoletano, per la rapina aggravata consumata a Casavatore (NA) il 9 ottobre 2021 presso il ristorante “Un Posto al Sole”.
L’episodio, a seguito della diffusione di un video che aveva ripreso le fasi della rapina, aveva avuto un ampio risalto mediatico.
Nei fatti, la sera del 9 ottobre 2021, alle ore 22.45, due uomini travisati, con guanti e armati di fucile sovrapposto ed un kalashnikov, irrompevano all’interno del ristorante “Un posto al Sole” di Casavatore (Na), mentre un terzo complice li attendeva all’esterno dell’esercizio a bordo di uno scooter T-Max.
I rapinatori, incuranti della presenza di minori tra i commensali, puntando le armi contro le vittime, tra cui un bambino di 3 anni, si impossessavano degli orologi di noti marchi e dei monili, sia di alcuni avventori che dello stesso proprietario dell’attività commerciale, per poi darsi successivamente alla fuga.
A seguito del grave evento delittuoso personale della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Casoria e della Stazione di Casavatore, coordinati dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno avviato incessanti indagini tra le quali l’attento esame delle immagini catturate dal sistema di videosorveglianza installato presso l’esercizio commerciale, attività tecnica di intercettazione telefonica e telematica, riscontri sul territorio ed escussione di numerose persone informate sui fatti.
All’esito delle predette indagini, la Procura di Napoli Nord ha emesso un decreto di fermo nei confronti di tre soggetti dediti alla commissione di rapine mediante l’uso di armi, eseguito dai Carabinieri il 22 novembre 2021.
Casavatore
CASAVATORE – La politica naviga a vista, senza nocchiero.

CASAVATORE – Ormai lontana l’eco della campagna elettorale, scomparsi dai radar programmi e buoni propositi, resta il degrado di un territorio senza più scuole, senza spazi, con un commercio alla canna del gas, senza l’ombra di pianificazioni o programmazioni.
In tale continua emergenza, il disagio è evidente: è sufficiente guardarsi intorno per capire. Il dissenso si percepisce ovunque, anche sui social, ma non solo. La “cura” Maglione non sta dando i risultati sperati. Cambi di lampadine a parte e qualche pezza a colori a strade e marciapiedi ormai consunti, di concreto c’è ben poco.
Si va a rilento, si scopre solo ora, dopo oltre un anno e mezzo di presenza in Consiglio, che c’è carenza di personale e di risorse. Persino le “braccia” preziose del RDC vengono sfruttate in maniera inadeguata e insufficiente.
La politica si è ritirata in buon ordine, anche se ci si aspetterebbe molto di più, considerato il traffico nella Casa Comunale, con un solo partito di fatto rimasto sul territorio, il PD, dopo l’incesto politico e la successiva fusione tra Idea Democratica e M5S, “sacrificatosi” generosamente solo per guadagnare un capogruppo e la presidenza di una importante Commissione (non è mai esistito infatti alcun percorso comune tra i due).
Si registrano qualche timida iniziativa dei democratici su temi di attualità sociale, nessuna attenzione al referendum sulla giustizia ormai alle porte e definitiva condanna a morte dei gazebo, ormai un felice ricordo, che era l’unico vero momento di collegamento tra attivismo e cittadinanza, incassato il rifiuto di fatto del M5S a confrontarsi a mezzo social.
Politica che retrocede così da attiva a passiva in un colpo solo. Lontano il tempo del resoconto e del “fiato sul collo”, ormai il M5S locale, con l’abbandono di tutti gli attivisti storici, si è ridotto ai soli due componenti presenti in Giunta e Consiglio. Di attivismo politico neanche a parlarne. Zero proposte, zero soluzioni, zero incontri sul territorio. Non va certo meglio sui social: sulle pagine ufficiali il confronto latita, e i LIKE non raggiungono neanche il numero dei vantati “attivisti”, limitandosi ai soliti tre o quattro aficionados e tifosi. Difficile, allora, credere ancora alla favola del gruppo compatto e coeso. Del resto, la politica tradizionale, quella “in presenza”, quella con la quale si è sottoscritto un patto di sangue unilaterale con tendenza al suicidio, continua a collezionare figuracce.
Dopo la vergognosa farsa della TARI sulle pertinenze, con la commedia in due atti il cui finale è ancora tutto da scrivere in attesa dell’esito dei ricorsi, ci si chiede che fine abbia fatto l’opposizione, ormai rappresentata solo da qualche gruppo di cittadini e comitati.
Tiene ancora banco la questione cimitero, anche se in realtà sarebbe il caso di evitare che il paese, già ridotto a dormitorio, in cimitero vi si trasformasse definitivamente.
Comunicazione ancora non pervenuta: accantonato anche il periodico “PUBBLICO” dopo un esordio non proprio entusiasmante , bloccato nel traffico il più volte nominato “manager della comunicazione”, si ha come l’impressione di vivere in perenne attesa: tra nomine pasticciate, proroghe, e ordinanze emesse e poi ritirate, si avverte tutto il dramma di un paese ormai lasciato a sé stesso. E forse all’incompetenza.
Casavatore
Casavatore: nasconde 100 dosi di cocaina, arrestato 48enne

Quando i Carabinieri hanno bussato alla sua porta poco dopo l’alba, Antonio Silvestri non ha saputo nascondere l’ansia. Di Casavatore, 48 anni da poco meno di un mese, Silvestri ha dovuto osservare i militari perquisire a fondo la sua abitazione. Sapeva dove era nascosta la droga ma sperava che l’occhio dei suoi ospiti inattesi non finisse anche in cantina.
La speranza è svanita quando, nascosto tra alcuni pacchi e buste, è spuntato un panetto di cocaina.
1 chilo e 70 grammi di sostanza pura il cui “taglio” avrebbe garantito oltre 1000 dosi e guadagni prossimi ai 50mila euro. Con la sostanza anche un macchinario per confezionare le dosi sottovuoto e un bilancino di precisione..
I carabinieri del nucleo investigativo di Napoli e quelli della stazione di Casavatore hanno dichiarato Silvestri in stato di arresto e lo hanno portato in carcere dove ora attende giudizio.
La droga sarà distrutta e con essa la possibilità di inondare di denaro e morte le piazze di spaccio della provincia.
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