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Baia Domizia

Delfino trovato morto su una spiaggia campana: è stato sparato

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Un delfino è stato trovato morto sulla spiaggia di Baia Domizia, a Cellole, nei pressi dello stabilimento balneare “Lido Azzurro“.

Vista la carcassa è subito scattata la segnalazione alle autorità competenti, che sono prontamente intervenute ed hanno attivato il protocollo previsto in questi casi.

Al drammatico evento hanno assistito purtroppo anche diversi bambini presenti in spiaggia e non è stato facile rincuorarli.

Molti di loro hanno pianto. Noi adulti abbiamo detto loro che il delfino si era impigliato nelle reti dei pescatori, anche se questa spiegazione non era delle migliori. Una bugia pietosa per nascondere una brutta verità. Il delfino presentava delle ferite da cui era fuoriscito il sangue. Abbiamo mentito perché le loro piccole menti ed il loro piccolo cuore non avrebbero potuto capire nè accettare che in realtà il delfino fosse stato sparato. Non ho più parole nè lacrime, solo tanto sordo dolore” ha detto Elena Calenzo, titolare del Lido Azzurro.

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Ambiente

Venti Bandiere Blu in Campania: ne sventola una in più rispetto all’estate scorsa

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Sono venti le Bandiere Blu in Campania, assegnate, come ogni anno, dalla Fee (Foundation for Environmental Education) ai Comuni rivieraschi e agli approdi turistici. Insomma, una bandiera in più rispetto alla passata stagione estiva. Si aggiunge Cellole, sulla Baia Domizia, come nuova località campana inserita in questo 2024.

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Baia Domizia

Baia Domizia, sequestrato il noto e storico “villaggio degli svedesi”

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Baia Domizia. Questa mattina i finanzieri del Comando Provinciale di Caserta hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta di questa Procura, nei confronti di una società con sede a Sessa Aurunca.

Essa possedeva un complesso aziendale per un valore complessivo stimato in circa 20 milioni di euro, tra cui figura il noto e storico villaggio turistico del litorale domizio, denominato Italy Village” (già “Villaggio degli Svedesi”) costruito nel 1968 e di proprietà di alcuni sindacati svedesi) e composto da 227 villette ed un terreno di oltre 13 mila metri quadri.

Il provvedimento compendia gli esiti di una complessa indagine di polizia giudiziaria svolta dai militari della Tenenza di Sessa Aurunca sotto la direzione di magistrati della Procura sammaritana, nel cui ambito è emerso che la società avrebbe acquistato il villaggio turistico ad un valore notevolmente inferiore rispetto a quello reale, attraverso un’operazione di reimpiego di proventi illeciti, posta in essere da L.M., in qualità di socio unico nonché legale rappresentante della società.

Infatti, secondo quanto scaturito dalle indagini documentali e dagli accertamenti economico-finanziari, eseguiti anche grazie ad un’attività di cooperazione con l’Autorità Giudiziaria svedese, quest’ultimo avrebbe rilevato la proprietà del villaggio turistico, valutato al tempo in oltre 14 milioni di euro, corrispondendo soltanto la modica cifra di 400mila euro, ottenuta grazie ad una pregressa appropriazione indebita di somme di denaro, pari a complessivi 590mila euro.

In particolare, nell’ambito della trattativa di vendita del villaggio turistico tra la precedente proprietaria (la Riva del Sole S.p.A) e La Serra Resort s.r..”, L.M. si sarebbe procacciato il denaro necessario a rilevare le quote della società acquirente, in parte, alienando a privati, senza avere ancora alcun titolo, 41 unità immobiliari facenti parte del resort per un totale di 490mila euro (dopo aver preventivamente realizzato una lottizzazione abusiva, estinta per prescrizione e una modifica della loro destinazione d’uso da turistico-ricreativa ad abitativa) e, in parte, sottraendo indebitamente 100mila euro dalle casse di un’altra impresa a lui riconducibile.

In tal modo, ricorrendo a false perizie tecniche tendenti a sottostimare il valore effettivo del villaggio turistico e utilizzando proventi di natura delittuosa, L.M. Sarebbe riuscito ad assicurarsi la proprietà di uno dei più grandi e famosi complessi turistici del litorale domizio.

Da segnalare, infine, che senza la descritta operazione di reimpiego di proventi illeciti l’indagato non avrebbe avuto le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione dell’investimento, atteso che gli accertamenti patrimoniali eseguiti dalla Guardia di Finanza hanno rilevato una netta sproporzione tra il valore dell’investimento stesso (seppur, come detto, molto sottostimato rispetto al valore reale) e le sue disponibilità ufficiali al tempo molto esigue.

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Baia Domizia

Baia Domizia. Controlli dei Nas nella località turistica

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 Durante la decorsa notte i Carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca, nel Casertano, unitamente a quelli del Nil e del Nas di Caserta, nell’ambito degli ordinari servizi connessi con la movida del litorale domizio, hanno eseguito a Baia Domizia un servizio coordinato di controllo del territorio, procedendo al controllo di 95 veicoli e all’identificazione di 162 persone con la contestazione di 7 contravvenzioni al codice della strada e al sequestro amministrativo di un’autovettura.

I militari dell’Arma hanno altresì deferito in stato di libertà per sostituzione di persona e false dichiarazioni sull’identità un diciassettenne napoletano e segnalato un quarantunenne di Qualiano, sorpreso con una dose di hashish, sottoposta a sequestro.

Contestualmente sono stati sottoposti a controllo alcuni esercizi commerciali del luogo; un titolare è stato deferito in stato di libertà per inosservanza degli obblighi sanitari del datore di lavoro, altri due titolari sono stati sanzionati per inosservanza delle prescrizioni covid-19.

I Carabinieri del Nas di Caserta, nell’ambito dei controlli effettuati, hanno proceduto ad inibire ad horas per la violazione delle norme igienico-sanitarie un esercizio di ristorazione

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