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Omicidio del piccolo Giuseppe, le insegnanti dei bambini sapevano delle violenze

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Si arricchisce di retroscena la vicenda collegata all’omicidio del piccolo Giuseppe, ucciso il 27 gennaio dal compagno della mamma, Tony Essobti Badre.

La mamma, Valentina Casa, è stata arrestata dai Carabinieri perché in più occasioni aveva assistito alle aggressioni del compagno ai danni dei suoi figli, senza mai denunciare i fatti alle forze dell’ordine.

I militari della Compagnia di Afragola, naturalmente, hanno sentito anche le insegnanti dei bambini, per cercare di capire se anche loro avessero notato segni di violenze sui bambini, da ricollegare alle aggressioni subìte.

Ed è proprio nella sala d’aspetto del Commissariato, che le maestre dei bambini, prima di parlare con i Carabinieri, si consultano per concordare una linea comune: i bambini avevano detto di essere caduti e loro ci avevano creduto.

Le insegnanti erano terrorizzate proprio perché più volte i bambini si erano presentati a scuola con la faccia spaccata, con le labbra gonfie, con lividi sugli occhi o sul resto del corpo, ma la scuola non aveva mai denunciato gli episodi di violenza.

C’è però da rilevare una differenza di comportamento tra le insegnanti di Giuseppe e le maestre della sorellina.

Infatti le insegnanti della bambina, seppur troppo tardi, avevano avuto un piccolo rimorso di coscienza.

Invece le maestre di Giuseppe, durante l’interrogatorio si sono prima comportate con indifferenza, e poi hanno iniziato a rispondere con strafottenza, fingendo di non sapere nulla e ribattendo punto per punto.

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Gruber-Mentana, divampa la polemica. Lei: “L’incontinenza è una brutta cosa”

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Continua il botta e risposta tra Lilli Gruber ed Enrico Mentana, dopo la polemica innescata dalla stessa conduttrice di ‘Otto e mezzo’ su la7 nel corso della puntata di ieri sera, quando si è così espressa in merito al ritardo causato dalla precedente trasmissione di Enrico Mentana:

“Benvenuti alle 20.46 e non a ‘Otto e mezzo’. L’incontinenza è una brutta cosa”, chiaro il riferimento al collega che aveva chiuso in ritardo il Tg. Pertanto è arrivata la replica del diretto interessato, che stamane ha così risposto su Facebook:

“Dall’uno al nove per cento in mezz’ora. Questa è la curva degli ascolti – del tutto simile a quelle dei giorni precedenti – del TgLa7 di ieri sera, segnato da fatti importanti e in continuo aggiornamento. A quel tg però ha imprevedibilmente fatto seguito un giudizio gravemente sprezzante nei miei confronti da parte di chi conduceva il programma successivo, che pure è ogni sera diretto beneficiario di quella curva ascendente. Un giudizio da cui finora nessuno tra i vertici di La7 ha sentito il bisogno di prendere le distanze. Piccolo episodio, ma molto indicativo. A questo punto le distanze, come è doveroso, le prendo io, dai maleducati e dagli ignavi”.

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Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedoprnografia

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Intensificate anche in Campania le attività investigative di contrasto alle varie forme di sfruttamento sessuale online in danno di minori. Nel corso del 2023 il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale Campania, Basilicata e Molise ha analizzato 656 spazi web oscurati dopo essere stati inseriti in blacklist in quanto contenevano materiale pedopornografico.

Nel 2023 sono state arrestate 10 persone e ne sono state denunciate 106 per aver scaricato, condiviso e scambiato immagini e video che ritraevano abusi su minori. Sono state eseguite 95 perquisizioni a carico di altrettanti soggetti indagati per reati di pedopornografia. Dall’analisi dei dati, emerge che la minaccia contro infanzia e adolescenza in rete è aggravata dal coinvolgimento di minori di età compresa tra i 9 e i 13 anni nei casi di adescamento online, nei quali famiglie e vittime sono state costrette a fare i conti con la capacità manipolatoria di adulti consapevoli. Anche per questo, grande rilevanza viene data all’attività di sensibilizzazione e informazione sui temi del cyberbullismo e più in generale sull’uso consapevole della rete svolta dalla Polizia Postale a favore delle comunità scolastiche.

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Media arabi: Hamas avrebbe sospeso i negoziati al Cairo

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Hamas ha «deciso di sospendere i negoziati per una tregua a Gaza». Lo ha dichiarato una fonte di Hamas citata in anonimato dal sito “Al-Araby Al-Jadeed “e spiegando che la decisione è stata presa «dal movimento, dopo essersi consultato con le fazioni della resistenza».
La fonte precisa che «la decisione delle fazioni della resistenza è stata quella di rinviare il ritorno della delegazione al Cairo in attesa dei risultati degli sforzi dei mediatori».
Inoltre ha confermato che la leadership di Hamas ha ricevuto, da parte egiziana, la richiesta di «evitare l’escalation militare e dare un’opportunità agli sforzi per contenere la crisi proseguendo i negoziati per la tregua».

(fonte: Corriere della Sera)

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