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CAIVANO: immane gaffe de “Il Giornale di Caivano”, smentita strumentale, tutta la verità sulla scuola “F. Cilea”

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CAIVANO – Mentre “Il Giornale di Caivano” tenta di fare scuola di giornalismo ad una testata che forse, esso ritiene concorrente, dimentica le regole principali per fare informazione, la verifica e la fondatezza delle notizie recapitate. Infatti il buon Francesco Celiento (autore dell’articolo ndr), mentre gongolava sulle dichiarazioni fattegli telefonicamente, dalla preside della scuola “F. Cilea”, evidentemente non si interessava se la preside stesse coprendo una responsabilità sua o del Comune, o stesse dicendo la verità a tal riguardo, lo scopo del Celiento è stato quello di smentire un suo collega, nel nome di quella che lui chiama verità.

Noi di Minformo, invece, il giorno successivo alla smentita del nostro articolo, ci siamo recati sul posto per verificare se nella remota ipotesi, la polizia di stato avesse emanato una notizia falsa, e lo scenario che abbiamo trovato è stato alquanto allucinante, il poliziotto che ci ha fatto da “cicerone”, mentre ci accompagnava ci raccontava meglio l’accaduto, confermato poi anche dal Segretario Generale Provinciale Giulio Catuogno, Sezione Polizia Stradale Napoli e che per la gran parte è uguale alla versione data da noi il giorno prima.

I FATTI – I poliziotti arrivati nella sede del seggio elettorale della scuola “F.Cilea”, al momento dell’insediamento, hanno sentito un boato proveniente dal piano superiore, recandosi immediatamente e agevolmente (visto che al momento non erano presenti barriere di messa in sicurezza) nelle classi superiori, hanno trovato le brandine nelle aule che dovevano fungere da alloggi per gli agenti della Polizia di Stato, insieme a quantità enormi di calcinacci, caduti dal soffitto della scuola. Alla vista di tale scempio, gli agenti, hanno avvertito, la preside Peluso, l’ufficio tecnico del Comune e il commissariato di Afragola che, prontamente hanno provveduto a smentire, anche attraverso il “Giornale di Caivano”, il fatto che la caduta di calcinacci è avvenuto negli istanti precedenti, ma bensì frutto di un saggio fatto ad Ottobre per controllare l’agibilità del plesso scolastico.

Ad oggi, stando anche alle dichiarazioni fatte dal Segretario Giulio Catuogno, non sono ancora pervenute dichiarazioni di agibilità nè del piano superiore, nè del piano inferiore del plesso scolastico.

I saggi sono stati fatti nel mese di Ottobre e come confermato anche dal consigliere Gaetano Ponticelli, presente sul posto al momento del nostro sopralluogo, e dall’Ing. Stefano Lanna, interrogato da noi pochi minuti dopo alla scuola Papa Giovanni XXII di Caivano, le dichiarazioni di agibilità stanno per essere redatte dai tecnici incaricati.

Pertanto, si può dedurre tranquillamente, che alla scuola “F.Cilea” l’esito dei saggi fatti ai solai è ancora incognito, e in tutto questo marasma, si è concesso in tutta tranquillità, il prosieguo sia del seggio elettorale che delle normali attività scolastiche.

A breve, verrà fatta una richiesta di accesso agli atti da parte delle forze dell’ordine al Comune di Caivano, inerente la questione agibilità del plesso scolastico e ci sarà sicuramente un chiarimento tra le forze di Polizia, inerente la smentita fatta dalle parti chiamate in causa.

Essendo consapevoli, che una fuoriuscita di tale notizia alla viglia del referendum, suscitava gravi destabilizzazioni all’andamento dello stesso, abbiamo ritenuto opportuno, comunque, più importante informare per la sicurezza dei cittadini, rispetto alle prese di responsabilità che dovevano, devono e dovranno prendersi, sia la preside Peluso che il Comune di Caivano. In merito a tutto questo, visto la nostra grande ecumenicità e dedizione alla libertà di cronaca, abbiamo dato possibilità alla Preside Peluso di rilasciare una video intervista con le sue dichiarazioni e contestualmente abbiamo preso appuntamento, attraverso il consigliere Ponticelli, con la preside alle 17 di Lunedi 5 Dicembre, ma al momento dell’incontro non abbiamo trovato la preside in nessuno dei due edifici che formano il plesso di sua competenza.

In conclusione, possiamo tranquillamente ribadire la nostra indignazione, verso gli organi di stampa che si asserviscono a tali scelte gestionali pur di deturpare il decoro e l’immagine di altre testate giornalistiche.

 

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Papa Francesco sarà al G7 sull’intelligenza artificiale: l’annuncio di Meloni

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“Sono onorata di annunciare la partecipazione di Papa Francesco ai lavori del G7 nella sessione dedicata all’intelligenza artificiale”, è quanto annunciato in un video dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

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GP di Nürburgring 1976: all’asta il casco dell’incidente di Niki Lauda

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Il casco indossato da Niki Lauda, al Gran Premio di Nürburgring, nel 1976, che gli sarebbe potuto costare la vita, tant’è che – pensate – gli fu fatta l’estrema unzione data la gravità delle condizioni in cui versava, verrà messo all’asta da Bonhams in occasione del GP di Miami, in programma la prossima settimana. La previsione è che il valore potrà raggiungere i 60mila dollari. Il casco è stato, fino ad oggi, conservato da collezionisti privati. 
Una parte del ricavato della vendita sarà donata dal venditore e da “Bonhams Cars” all’Unicef.

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Chiara Ferragni, l’azienda cerca nuovi soci per 6 milioni di euro

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I danni d’immagine dipesi dallo “scandalo pandoro” e dall’allargarsi dell’inchiesta non sono ancora quantificabili, ma le conseguenze economiche cominciano a dare i primi segnali.
Chiara Ferragni avrebbe bisogno di sei milioni di euro, dopo il calo dei ricavi della Fenice srl. Per ottenere nuovi finanziamenti, l’influencer potrebbe scegliere di affidarsi a nuovi soci.
I consulenti le suggeriscono di prepararsi a perdite comprese tra uno e tre milioni di euro, nel prossimo triennio. Secondo quanto riportato da “Il Messaggero”, alla Ferragni è stato suggerito di raccogliere nuovi fondi di equity, per un valore di cinque o sei milioni di euro. La perdita dei ricavi al momento si aggirerebbe intorno al 40%. 

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