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Ambiente

CASTEL VOLTURNO. Scarico abusivo in allevamento bufalino

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I militari appartenenti alla Stazione Carabinieri Forestale di Castel Volturno hanno effettuato una verifica presso un allevamento bufalino, sito alla via Potenza, in agro del comune di Castel Volturno (CE), constatando quanto segue:

–  presenza di uno scarico abusivo con tubazione in pvc interrata al di sotto della pavimentazione attraverso il quale i liquami, provenienti dai paddock, defluivano all’interno di un canale perimetrale;

–       presenza di effluenti zootecnici frammisti a paglia stoccati impropriamente sul suolo nudo della sponda destra del canale principale pensile affluente dei regi lagni;

–       presenza di una vasca interrata in c.a. colma di effluenti non palabili e cumuli di effluenti palabili frammisti a paglia, per la quale non è stata prodotta dalla proprietà alcuna documentazione attestante lo svuotamento/smaltimento periodico;

–       l’azienda non è risultata in possesso di alcuna documentazione obbligatoria tra cui regime di comunicazione al comune – zona interessata dallo spandimento degli effluenti zootecnici – comunicazione al comune di spandimento liquami zootecnici – piano di utilizzazione agronomica – registri delle utilizzazioni agronomiche – titoli di godimento dei terreni interessati dalle utilizzazioni agronomiche.

Pertanto, i predetti militari hanno proceduto al sequestro probatorio e preventivo dell’intero complesso aziendale e sue pertinenze nominando custode giudiziario il proprietario con facoltà d’uso per il governo degli animali.

Il titolare dell’allevamento è stato deferito in stato di libertà per i reati di inquinamento ambientale, gestione illecita di rifiuti speciali costituiti da effluenti zootecnici ed utilizzazione agronomica sempre di effluenti zootecnici al di fuori dei casi previsti dalla normativa vigente.

Nel corso del controllo sono stati altresì rinvenuti altri rifiuti speciali non pericolosi abbandonati sul suolo nudo tra cui: contenitori in plastica, rottami in ferro, pneumatici fuori uso, bombole di gas, rifiuti ingombranti etc.. Al riguardo, la ditta non è risultata in possesso di un contratto di convenzione con ditta specializzata, né di un registro di carico e scarico rifiuti e tantomeno dei formulari di identificazione dei rifiuti. Per tale violazione è stata elevata sanzione amministrativa, ai sensi del Testo Unico Ambientale, per un importo pari a circa 2000 euro.

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Ambiente

Venti Bandiere Blu in Campania: ne sventola una in più rispetto all’estate scorsa

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Sono venti le Bandiere Blu in Campania, assegnate, come ogni anno, dalla Fee (Foundation for Environmental Education) ai Comuni rivieraschi e agli approdi turistici. Insomma, una bandiera in più rispetto alla passata stagione estiva. Si aggiunge Cellole, sulla Baia Domizia, come nuova località campana inserita in questo 2024.

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Ambiente

Tempesta solare in arrivo stasera sulla Terra: previsti blackout, aurore boreali, e problemi a satelliti

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In arrivo sulla Terra, tra stasera e domani, una tempesta geomagnetica di classe G4 (grave): previsti impatti sulla rete elettrica, sui sistemi di navigazione satellitare come il GPS e problemi a satelliti e veicoli spaziali. Sarà possibile, inoltre, ammirare le aurore boreali anche a basse latitudini. La tempesta è dovuta all’intensa attività di un gruppo di macchie solari (AR3664) che si estende per circa 200.000 km sul Sole.

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Acerra

Rifiuti ad Acerra: gli ambientalisti collaboreranno con ISPRA

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“Siamo pronti a collaborare con l’avvocatura dello Stato e ISPRA per mostrare e fornire le prove dello scempio ambientale commesso sul nostro territorio”. Sono queste le parole di Alessandro Cannavacciuolo, ambientalista di Acerra (Napoli), all’annuncio di un supplemento istruttorio da parte dell’avvocatura di Stato per la proponibilità di un’azione civile di risarcimento per i danni ambientali provocati dagli sversamenti abusivi accertati a carico di alcuni imprenditori locali.
Il Ministero dell’Ambiente, infatti, in una risposta inviata a Legambiente e Libera, ha annunciato di aver chiesto all’Ispra il necessario supporto tecnico per accertare i danni ambientali dovuti agli sversamenti per i quali sono stati condannati i fratelli Pellini, che hanno recentemente ottenuto, in Cassazione, la restituzione del patrimonio confiscato negli anni scorsi, per decorrenza dei termini. “In tutti questi anni di battaglia – ha continuato Cannavacciuolo – abbiamo avuto modo di ispezionare e attenzionare perfettamente il territorio. Con coraggio e responsabilità siamo in grado di mostrare e fornire le prove reali dello scempio ambientale perpetrato ai danni del nostro territorio. E’ ora di risequestrare i beni degli inquinatori e di iniziare a risanare tutte le aree oggetto di sversamento e interramento di rifiuti”.

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