Attualità
Napoli. All’Università Parthenope si laureano i primi due studenti meteorologi
Si sono laureati oggi all’Università Parthenope Gaetano Genovese e Ilaria Manco, i primi due studenti che hanno ricevuto l’attestato di meteorologo, unitamente alla laurea in ‘Scienze e Tecnologie della Navigazione’.
Come si legge in una nota della Parthenope, è questo un risultato molto atteso “poiché fino ad oggi nessuna università del sud Italia poteva formare i meteorologi”.
“Gli studenti che desideravano conseguire tale specializzazione dovevano proseguire gli studi con la partecipazione a lunghi e costosi master o il trasferimento nel nord del Paese” prosegue la nota.
“Le uniche Università italiane fino ad oggi in grado di rilasciare tale attestazione erano: Bologna, L’Aquila, Roma e Trento” ricorda la nota.
La particolare seduta di Laurea, svolta in modalità telematica, ha previsto i saluti del Rettore Alberto Carotenuto e del Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Giorgio Budillon, oltre che dei coordinatori dei corsi di studio, i proff. Stefano Pierini e Claudio Parente.
Ospiti d’eccezione il Generale dell’Aeronautica Militare Luigi Baione, rappresentante permanente presso la World Meteorological Organization ed il Prof. Dino Zardi, Presidente dell’Associazione Italiana Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia che hanno sottolineato l’importanza dei processi di ricerca, digitalizzazione e transizione ecologica in questi ambiti che hanno prospettive enormi di sviluppo nei prossimi anni.
“Un percorso impegnativo poiché gli studenti effettuano anche il tirocinio presso il Centro Meteo dell’Università, arrivano quindi al conseguimento del titolo con una solida esperienza sul campo. D’altra parte il Centro Meteo della Parthenope da anni lavora al fianco di Enti ed Istituzioni, basti ricordare la collaborazione con la Regione Campania per le previsioni meteo nel corso delle Universiadi o quella con la Società Autostrade per il monitoraggio delle condizioni meteo nei principali valichi” ha sottolineato il prof. Giorgio Budillon .
Attualità
Crollo al Centro Commerciale Campania, la Procura apre un’inchiesta: i dettagli
Attimi di paura all’interno del Centro Commerciale Campania di Marcianise, dove lo scorso sabato sera è crollata una controsoffittatura.
Pertanto la Procura ha aperto un’inchiesta, con i Vigili del Fuoco di Caserta intervenuti sul posto per i rilievi del caso. Ecco quanto dichiarato dal comandante Paolo Massimi:
“Avremmo potuto raccontare una storia diversa e molto tragica se il crollo fosse avvenuto alcune decine di minuti prima”.
Attualità
Napoli, cagnolina scuoiata viva da due uomini e abbandonata in uno scasso: è stata adottata
La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una cagnolina ritrovata alcuni giorni fa in uno scasso a Poggioreale, mentre versava in gravi condizioni a seguito di un’aggressione subita.
Infatti due uomini l’hanno scuoiata viva e abbandonata al suo destino. Per fortuna Stella Gervasio, presidente dell’associazione ‘Animal Day’ l’ha adottata, dopo che la cagnolina è stata sottoposta ad una serie di interventi chirurgici.
A tal proposito ecco il commento del deputato Francesco Emilio Borrelli:
“Ora bisogna trovare i criminali che l’hanno seviziata. Secondo le testimonianze si tratta di due adulti che parlano un dialetto campano e hanno inferto queste atrocità sulla cagnetta con estrema perizia e accuratezza. Vanno trovati ed assicurati alla giustizia”.
Attualità
Stati Generali della Natalità, Papa Francesco: “Senza bambini e giovani un Paese perde il suo desiderio di futuro”
In occasione degli Stati Generali della Natalità, Papa Francesco è tornato su questo delicato tema che sta tenendo banco nelle ultime settimane. Ecco le sue dichiarazioni:
“Il calo della natalità deve essere affrontato con lungimiranza. A livello istituzionale urgono politiche efficaci, scelte coraggiose, concrete e di lungo termine. C’è bisogno di un impegno maggiore da parte di tutti i governi, perché le giovani generazioni vengano messe nelle condizioni di poter realizzare i propri legittimi sogni. Per questo bisogna porre una madre nella condizione di non dover scegliere tra lavoro e cura dei figli; oppure liberare tante giovani coppie dalla zavorra della precarietà occupazionale e dell’impossibilità di acquistare una casa”.
Poi, prosegue: “Il numero delle nascite è il primo indicatore della speranza di un popolo. Senza bambini e giovani un Paese perde il suo desiderio di futuro. In Italia, ad esempio, l’età media è attualmente di quarantasette anni, e si continuano a segnare nuovi record negativi. Purtroppo, se dovessimo basarci su questo dato, saremmo costretti a dire che l’Italia sta progressivamente perdendo la sua speranza nel domani, come il resto d’Europa: il Vecchio Continente si trasforma sempre più in un continente vecchio, stanco e rassegnato, così impegnato ad esorcizzare le solitudini e le angosce da non saper più gustare, nella civiltà del dono, la vera bellezza della vita. Il problema del nostro mondo non sono i bambini che nascono: sono l’egoismo, il consumismo e l’individualismo, che rendono le persone sazie, sole e infelici”.
Poi, il Pontefice ha ricordato che “in passato non sono mancati studi e teorie che mettevano in guardia sul numero degli abitanti della Terra, perché la nascita di troppi bambini avrebbe creato squilibri economici, mancanza di risorse e inquinamento. Mi ha sempre colpito constatare come queste tesi, ormai datate e superate da tempo, parlassero di esseri umani come se si trattasse di problemi. Ma la vita umana non è un problema, è un dono. E alla base dell’inquinamento e della fame nel mondo non ci sono i bambini che nascono, ma le scelte di chi pensa solo a sé stesso, il delirio di un materialismo sfrenato, cieco e dilagante, di un consumismo che, come un virus malefico, intacca alla radice l’esistenza delle persone e della società. Quindi il problema non è in quanti siamo al mondo, ma che mondo stiamo costruendo; non sono i figli, ma l’egoismo, che crea ingiustizie e strutture di peccato. E allora le case si riempiono di oggetti e si svuotano di figli, diventando luoghi molto tristi”.
Infine, ha concluso dicendo: “C’è un dato che mi ha detto uno studioso della demografia: in questo momento gli investimenti che danno più reddito sono la fabbrica di armi e gli anticoncezionali: uno distrugge la vita, l’altro impedisce la vita. E questi sono gli investimenti che danno più reddito, è brutto. Nelle case non mancano i cagnolini e i gatti, questi non mancano, mancano i figli. Il futuro non si costruisce solo facendo figli, manca un’altra parte importante, i nonni. Oggi c’è una cultura di nascondere i nonni, mandarli nella casa di riposo. E’ cambiato un po’ per la pensione…ma la tendenza è quella: scartare i nonni. Per favore non dimenticare i nonni, i nonni soli, i nonni scartati, questo è un suicidio culturale, abbiamo cura dei figli ma anche cura dei nonni, è molto importante”.
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