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Ambiente

CALVIZZANO: La terra dei fuochi continua a essere terra di conquista politica

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A confermarlo nei vari interventi, diversi politici presenti alla manifestazione organizzata a  Calvizzano dall’associazione di Ferrillo con la partecipazione di Paola Dama, fondatrice della Task Force Pandora e ricercatrice oncologica in quel di Chicago.

A intervenire per prima è stata proprio Flora Beneduce, consigliere regionale , responsabile del Dipartimento Sanità di Forza Italia e componente della Commissione Ambiente, che, con un discorso tutt’altro che chiaro, ha posto l’accento sui vari fattori di rischio e sul bisogno che a intervenire nella questione sia quella politica da lei rappresentata e che per decenni è stata immobile di fronte alle istanze dei cittadini. Appena un accenno al vero problema che sono i roghi tossici campo di battaglia dell’associazione di Angelo Ferrillo.

Si sono ascoltati poi, in religioso silenzio, gli interventi dei vari politici presenti, in un altalena di accuse e mea culpa classica delle migliori tattiche mediatiche che la politica italiana è stata da sempre capace di mettere in campo.

Così che Antonio Mauriello, Presidente del consiglio del comune, ha potuto snocciolare i dati sull’incidenza mortale dei tumori in Campania  spiegando che l’aumento percentuale nella nostra regione è rappresentata da numeri a doppia cifra, facendo pensare a una vera emergenza per la nostra terra -dati che incutono terrore se si fa riferimento a una sola regione- per poi dire, sotto la pressione di Paola Dama, che il dato nazionale è rigorosamente in linea con quello campano.

Un altro intervento spontaneo, è stato quello del medico di base Pirozzi che indicava nella soluzione del problema, dopo aver ampiamente spiegato che di tumore si muore di più in certe zone che in altre, nella videosorveglianza e in screen oncologici gratuiti (il gratuito non sta per gratis, significa pagato dalla comunità, ndr) per tutti gli abitanti delle zone a rischio, contestato da Paola Dama per i danni che eventualmente potrebbe produrre una TAC presente tra i controlli da lui elencati.

Faccio fatica a scrivere, non sono un medico e certi termini sono pericolosi da citare, non vorrei scrivere sciocchezze, bisogna che rifletta bene sulle parole prima di mettere nero su bianco.

La video sorveglianza, i cui fondi vengono elargiti dalla comunità europea in seguito alla presentazione di un progetto, sempre secondo Pirozzi, potrebbe risolvere definitivamente il problema dei roghi tossici. Nessuna menzione a controlli a tappeto che possano riguardare gli opifici in nero nella zona, i veri untori della terra dei fuochi, agli pneumatici usati sversati in ogni dove perché gli stessi che si lamentano si servono di officine in nero per risparmiare pochi euro, delle decine di migliaia di sacchetti abbandonati a ogni angolo di strada e su tutte le rampe di accesso all’Asse Mediano, sulle piazzole di sosta dello stesso, e in tutti i luoghi dove è possibile farlo.

Caivano e Crispano, nel cuore della terra dei fuochi, hanno ricevuto un finanziamento di 500.000 euro da destinare a bonifiche di cui il 70% dell’importo dovrebbe essere destinato alla videosorveglianza, qualcuno lo dica a Pirozzi che non si trova anima viva disposta a prendersi il pericoloso onere di sbobinare le registrazioni e denunciare, per cui la video sorveglianza in questi comuni non è mai partita avendo a disposizione oltre 300.000 euro.

La politica del “ci penso io”, che tradotto nella lingua della terra dei fuochi rappresenterebbe un più significativo “mo veco io”, di “pomiciana” memoria, quella rappresentazione della salute umana legata a logiche economiche nella inconciliabile pretesa che la salute si possa preservare con i soldi e non con una corretta informazione, un’educazione che sia in grado di formare dei cittadini attenti e in cui la politica dovrebbe entrarci solo di striscio per bastonare i propri compari che non sono avvezzi al controllo dei territori.

Parli chi ha i titoli, noi siamo stanchi di combattere una battaglia che non va oltre le tasche di personaggi che si “autocreano” per divenire paladini della misericordia umana verso altri umani.

Questo non era il luogo per scrivere dell’intervento di Paola Dama. Sappiamo chi è, sappiamo quanta passione mette nel suo lavoro e quanto tenga a cuore il problema della sua terra. Abbiamo preferito tenerla fuori dal bailamme politico.

I complimenti vanno ad Angelo Ferrillo che ha saputo organizzare una manifestazione nel cuore dei fuochi, da dove partì la sua lotta prima ancora che dotti, medici e pazienti, si accorgessero dello scempio che avveniva sotto i propri occhi e di cui tutti, oggi, vogliono la paternità.

Ambiente

Stazione Garibaldi e Campi Flegrei: presentati i nuovi progetti

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FS Sistemi Urbani ha, da poco, presentato progetti ambiziosi per Napoli Porta Est e Napoli Campi Flegrei. Una vera e propria trasformazione urbana volta a stravolgere il volto del capoluogo campano. L’obiettivo è quello della modernizzazione, dell’integrazione di diverse modalità di trasporto e della promozione dell’accesso a spazi pubblici più ampi e funzionali.
Non vi sarà soltanto una riqualificazione delle infrastrutture, bensì la creazione di nuovi spazi aperti al pubblico e aree all’insegna del green.
Il report presentato da Francesca Zirnstein, Direttore Generale di Scenari Immobiliari, ha sottolineato come i progetti di rigenerazione incrementeranno il valore degli immobili nelle aree interessate e stimoleranno anche lo sviluppo di nuovi servizi e infrastrutture.

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Ambiente

Napoli, trasporti marittimi: arriva il nuovo Giove Jet, il catamarano green

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Silenzioso, sostenibile, confortevole, amico dell’ambiente. Al punto da consentire una riduzione di oltre un milione di chilogrammi di emissioni di anidride carbonica all’anno, calcolati su un utilizzo medio di duemila ore. Con un abbattimento di consumi ed emissioni del 30% rispetto a quanto accadeva prima della rimotorizzazione e una serie di vantaggi complementari in termini di impatto ambientale, a cominciare da una riduzione di rumorosità e vibrazioni per una percentuale compresa tra il 30 e il 40%.
Il golfo di Napoli accoglie il nuovo Giove Jet, un’unità innovativa col target principale rivolto alla sostenibilità, il primo catamarano di queste dimensioni per trasporto passeggeri in Europa con una quadrupla Volvo Penta IPS (Inboard Performance System) IMO III, che garantisce manovrabilità e prestazioni avanzate, una maggiore facilità di manutenzione e assistenza, alti livelli di comfort a bordo, spazi più ampi ma soprattutto una riduzione consistente dell’impatto ambientale.
Nel dettaglio, i vecchi motori con sistema di alimentazione a pompe e iniettori sono stati sostituiti con motori ad iniezione elettronica ad alta pressione per una ottimizzazione della combustione e un abbattimento di consumi ed emissioni (il consumo litri/ora passa da 708 a 495).
Un sistema di trattamento dei gas di scarico e di abbattimento delle emissioni contribuisce a una ulteriore riduzione del 75% dei livelli di NOx (la somma del monossido di azoto e del biossido di azoto). I motori sono inoltre già pronti per essere utilizzati con combustibile HVO con conseguente ulteriore riduzione delle emissioni. Ancora: un sistema di monitoraggio tramite software favorirà una riduzione intelligente dei consumi di bordo. Pannelli fovoltaici sono installati sull’unità e contribuiscono al suo fabbisogno energetico.
Un profondo refitting per un’unità marittima costruita nel 1985 nei cantieri “Marinteknik Verkstadts AB” di Oregrund, in Svezia, 33 metri di lunghezza e 9.30 massimi di larghezza, con 261 passeggeri trasportabili, subito in linea nella tratta che collega Napoli alle isole del golfo.
Presentato oggi, mercoledì 24 aprile, al Volaviamare HQ del molo Beverello di Napoli, alla presenza – tra gli altri – di autorità e istituzioni politiche locali e nazionali, il Giove Jet accelera dunque la transizione “green” del Gruppo Lauro, già avviata negli scorsi anni attraverso una prima fase di refitting di alcune tra le unità che ne compongono la flotta, attiva nel servire un numero complessivo di 47 destinazioni e che proprio nel 2024 celebra l’ottantesimo anniversario dalla sua fondazione.
“Un progetto importante, che consente di innalzare il livello di tutela ambientale oltre le norme Ue tuttora vigenti e che abbiamo portato a termine grazie al sostegno del Piano nazionale di ripresa e resilienza – spiega l’amministratore delegato di Alilauro, Eliseo Cuccaro – Un intervento che rientra nella filosofia di un’impresa da sempre attenta alla sostenibilità ambientale e all’efficienza e che oggi guarda con rinnovato ottimismo alla sfida inderogabile di trasporti sempre più in linea con la tutela del pianeta, senza rinunciare ad elevati standard di efficienza, velocità, comfort e sicurezza. Alilauro punta con convinzione anche alla cosiddetta intermodalità, garantendo all’utenza itinerari in sinergia con le maggiori realtà di trasporto su gomma e su rotaia”.
Il progetto del nuovo Giove Jet è realizzato in collaborazione con Volvo Penta, leader mondiale nella gornitura di motori, dispositivi di propulsione e generatori per un’ampia gamma di applicazioni marine e industriali.
“Le trasmissioni POD sono il vero cuore tecnologico del sistema propulsivo IPS: grazie alle eliche traenti e controrotanti, che consentono di aumentare l’efficienza fino al 35%, permettono di installare motori più piccoli e di conseguenza ridurre i consumi in modo drastico, consentendo anche in un minore dimensionamento dei serbatoi a bordo e maggiori spazi disponibili”, spiega l’ingegnere Andrea Piccione, direttore commerciale Volvo Penta Italia. “Il sistema IPS, che vanta più di 20 anni di esperienza e 40.000 installazioni, consente elevatissimi livelli di affidabilità e up time – aggiunge – e si evolverà in futuro con soluzioni ibride ed elettriche, sempre minimizzando la quantità di energia necessaria a bordo, grazie all’efficienza dei POD”.

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Bagnoli

Campi Flegrei, la Basilicata accoglierà i cittadini di Bagnoli in caso di eruzione

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“È stato approvato il piano di Protezione civile per il trasferimento e l’accoglienza della popolazione del quartiere Bagnoli del Comune di Napoli, gemellato con la Regione Basilicata, unitamente alla regione Calabria, che sarà evacuata dalla zona rossa a seguito di un evento eruttivo dei Campi Flegrei, in linea con la strategia nazionale legata alla gestione dell’emergenza. Questa forma di collaborazione interregionale dimostra come la pianificazione e la cooperazione possano migliorare la resilienza delle comunità di fronte a disastri naturali”. È quanto affermato dal dirigente dell’Ufficio di Protezione civile della Regione Basilicata, Giovanni Di Bello, grazie ad una nota pubblicata dall’ufficio stampa della Giunta lucana.

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