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Ambiente

Sanità. Terremoto Marocco, infermieri italiani pronti a partire se chiamati in causa.

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«Il nostro pensiero, la nostra solidarietà, arrivino dritti al cuore di una popolazione amica, che in questo momento vive l’evolversi di una vera e propria catastrofe, la peggiore che abbia mai colpito il Marocco. Mentre si aggrava di ora in ora il bilancio dei decessi del sisma a Marrakech, e non possiamo non pensare alle vittime del terremoto, siamo certi che il nostro Governo e le Regioni, con la Protezione Civile, sono pronti per sostenere concretamente il popolo marocchino e gli oltre 2mila feriti coinvolti in quella che è una vera e propria strage».

Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up, Sindacato Nazionale Infermieri. «Come in passato è accaduto per altre calamità naturali del genere, va ricordato che nostri operatori sanitari possiedono non solo le competenze per intervenire se chiamati in causa, ma anche quella dose indispensabile di qualità umane per sostenere, non solo dal punto di vista sanitario, in particolare donne, anziani e bambini, i soggetti più deboli, i feriti, coloro che sono rimasti sotto le macerie e sono ancora in vita.

Ricordiamo quanto accaduto con il terremoto in Turchia nello scorso maggio: in particolare siamo in contatto con le realtà infermieristiche del Veneto e anche della Toscana, che possiedono operatori formati per supportare la squadra Usar dei vigili del fuoco, gli uomini addestrati per la ricerca e il recupero delle persone sepolte dalle macerie, con il compito di fornire l’assistenza sanitaria ai feriti.

Apprendiamo, in queste ore, che si stanno anche attivando i primi aiuti umanitari: la Cei, la Croce Rossa, come sempre accade, hanno avviato da subito raccolte fondi per inviare farmaci e generi di prima necessità. Ma potrebbe esserci bisogno di personale sanitario specializzato, e quello italiano, lo sappiamo bene, è pronto a partire per sostenere, sul posto, i soccorritori locali, i medici, gli infermieri marocchini. Siamo certi che se il Governo marocchino dovesse richiedere la presenza dei nostri operatori sanitari, l’Italia non esiterebbe un solo istante.

Proprio i feriti, come capita in queste situazioni così delicate, possono avere fratture, emorragie e immaginiamo, mentre andrà avanti di ora in ora la ricerca degli eventuali superstiti sotto le macerie, che serviranno sangue, farmaci e naturalmente operatori sanitari specializzati, con l’allestimento di ospedali mobili. Siamo certi che il nostro Governo sa già come agire, i nostri infermieri ancora una volta sono pronti per una missione che non può attendere», conclude De Palma.

Ambiente

Venti Bandiere Blu in Campania: ne sventola una in più rispetto all’estate scorsa

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Sono venti le Bandiere Blu in Campania, assegnate, come ogni anno, dalla Fee (Foundation for Environmental Education) ai Comuni rivieraschi e agli approdi turistici. Insomma, una bandiera in più rispetto alla passata stagione estiva. Si aggiunge Cellole, sulla Baia Domizia, come nuova località campana inserita in questo 2024.

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Ambiente

Tempesta solare in arrivo stasera sulla Terra: previsti blackout, aurore boreali, e problemi a satelliti

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In arrivo sulla Terra, tra stasera e domani, una tempesta geomagnetica di classe G4 (grave): previsti impatti sulla rete elettrica, sui sistemi di navigazione satellitare come il GPS e problemi a satelliti e veicoli spaziali. Sarà possibile, inoltre, ammirare le aurore boreali anche a basse latitudini. La tempesta è dovuta all’intensa attività di un gruppo di macchie solari (AR3664) che si estende per circa 200.000 km sul Sole.

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Acerra

Rifiuti ad Acerra: gli ambientalisti collaboreranno con ISPRA

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“Siamo pronti a collaborare con l’avvocatura dello Stato e ISPRA per mostrare e fornire le prove dello scempio ambientale commesso sul nostro territorio”. Sono queste le parole di Alessandro Cannavacciuolo, ambientalista di Acerra (Napoli), all’annuncio di un supplemento istruttorio da parte dell’avvocatura di Stato per la proponibilità di un’azione civile di risarcimento per i danni ambientali provocati dagli sversamenti abusivi accertati a carico di alcuni imprenditori locali.
Il Ministero dell’Ambiente, infatti, in una risposta inviata a Legambiente e Libera, ha annunciato di aver chiesto all’Ispra il necessario supporto tecnico per accertare i danni ambientali dovuti agli sversamenti per i quali sono stati condannati i fratelli Pellini, che hanno recentemente ottenuto, in Cassazione, la restituzione del patrimonio confiscato negli anni scorsi, per decorrenza dei termini. “In tutti questi anni di battaglia – ha continuato Cannavacciuolo – abbiamo avuto modo di ispezionare e attenzionare perfettamente il territorio. Con coraggio e responsabilità siamo in grado di mostrare e fornire le prove reali dello scempio ambientale perpetrato ai danni del nostro territorio. E’ ora di risequestrare i beni degli inquinatori e di iniziare a risanare tutte le aree oggetto di sversamento e interramento di rifiuti”.

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