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[Green Eye] IL PRIMO CANAPA CAFFE’ DI ROMA RIAPRE OGGI – THERAPY ROOM E L’APPELLO DEI PROPRIETARI

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Oggi a Roma, riapre il primo Canapa Caffè! Riapre perchè circa un mese fa aveva fatto la sua prima inaugurazione, ma poi per motivi organizzativi hanno chiuso e adesso sono pronti ad essere aperti al pubblico in maniera costante!

Da subito c’è stato il tormentone mediatico della loro “Therapy Room“. In occasione del canapa in mostra, tenutosi alla mostra di oltremare, abbiamo incontrato Gigi e Carlo, i soci fondatori del hemp bar romano.

Attraverso il giornale di minformo, con il progetto Green Eye,  ci hanno spiegato il loro progetto e soprattutto hanno rivolto un appello al sistema normativo che ancora non gli permette di svolgere al meglio la loro attività.

Gigi di cosa si occupa il Canapa caffè?

Gigi: “Il canapa caffè è un’associazione che vede protagonista la canapa a 360° , un luogo dove poter gustare la canapa alimentare sotto forma di piatti nutraceutici.

Siamo alla ricerca di filiere corte per la produzione e la distribuzione della canapa, dove appunto lo scopo è quello di riportare dinuovo l’uso della canapa in Italia.

Ci saranno inoltre eventi, conferenze e dibattiti, per tenere vivo l’argomento e facendo così dell’informazione anche sugli sviluppi giuridici attuali.

Carlo spiegaci la funzione della therapy room.

Carlo: “Mi occupo di cannabis terapeutica da qualche anno, e il problema è che molte persone non sanno che è una realtà che esiste. Dal 2007 Livia Turco ha autorizzato l’erogazione di preparati a base di cannabis come medicinale, da allora ci sono state delle leggi regionali, ma qui a Roma ancora non siamo tutelati e infatti molti pazienti la usano quasi vergognandosi, avendo paura di farsi vedere per strada e subire perquisizioni o altri problemi. 

Quindi il canapa caffè nasce dall’esigenza di due pazienti che, stando poco a casa e avendo l’esigenza di consumare il proprio farmaco, hanno aperto questo punto di incontro e vi hanno creato all’interno la “Therapy Room” dando così la possibilità di consumare il farmaco in un posto tranquillo.” 

In particolare voi per cosa la utilizzate ?

Carlo: “Io ho un’anoressia nervosa, certificata da tempo, e per curarla dovrei fare uso di psicofarmaci, che grazie alla cannabis terapeutica non uso più.

Gigi: “ Io nasco come consumatore ludico. Vittima del proibizionismo italiano, due anni fa ho subito un arresto, dove a distanza di un anno mi ha portato ad avere attacchi di panico e crisi dovute da stress e da lì ho iniziato, evitando le direttive dei medici convenzionali che mi avevano consigliato benzodiazepine, ad usare la cannabis in alternativa degli psicofarmaci troppo facilmente prescritti.”

Carlo che appello ti senti di fare?

Carlo: “Noi stiamo cercando già da tempo di creare un dialogo con tutte le istituzioni, quindi veniteci a trovare, le persone che stiamo aiutando le stiamo aiutando veramente, abbiamo tante richieste di persone che soffrono perchè non trovano aiuto dai propri medici, li stiamo aiutando a sconfiggere quel muro dominato dal proibizionismo e dalla erronea informazione cercando di mettere luce su come stanno veramente le cose, e soprattutto cercare di cambiarle.”

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Napoli

Gruppo “Merqurio”, concordato omologato dal Tribunale di Napoli

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Il Tribunale di Napoli, con sentenza depositata il 24 aprile 2024, ha omologato la procedura di concordato pendente per le società facenti capo al “Gruppo Merqurio”.
L’operatore del settore farmaceutico, con oltre 150 dipendenti, ha visto riconosciuta “la fondatezza e fattibilità del piano di risanamento presentato e potrà avviarsi verso il definitivo risanamento”.
Il piano di risanamento prevede il rimborso del debito fiscale del gruppo del 10% circa del suo ammontare complessivo.
“Merqurio” è un operatore specializzato nella prestazione di servizi ad alto contenuto informatico in favore delle principali aziende farmaceutiche mondiali.

(fonte: Ansa.it)

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POLITICA

Cardito si tinge di rosa per la prima tappa del Giro Mediterraneo. Il sindaco Cirillo: “Occasione unica per la nostra città”

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Cardito si tinge di rosa. Venerdì 19 aprile la città è pronta ad
accogliere la prima tappa del “Giro Mediterraneo Rosa” una delle
più importanti competizioni femminili in bicicletta. Cinque tappe;
più di 638 chilometri; due regioni attraversate (Campania e Puglia),
toccando il mar Tirreno e l’Adriatico; 131 partecipanti per un totale
di 22 squadre; 14 nazioni rappresentate e provenienti da ogni
continente.
La partenza nella cittadina carditese è prevista alle ore 13.30, in
piazza Garibaldi, dove sarà allestita l’area di accoglienza per le
atlete e saranno montati dei giochi gonfiabili per i bambini. Il Giro
Rosa del Mediterraneo è destinato a diventare un vero e proprio
viaggio attraverso la storia, la cultura e le bellezze turistiche dei
territori dell’area metropolitana di Napoli. Con il sottotitolo
“Storia, percorsi, tradizioni, ambiente e natura”, l’edizione
2024 del Giro si propone di mettere in primo piano l’attenzione sul
territorio e sui luoghi che ospiteranno le tappe dell’evento.
Il primo cittadino di Cardito l’ing. Giuseppe Cirillo ha espresso
soddisfazione per l’arrivo della competizione ciclistica femminile a
Cardito: “Per la nostra città accogliere l’arrivo della tappa
inaugurale del prossimo Giro Mediterraneo Rosa sarà motivo di grande
orgoglio. È un’occasione unica per i carditesi per conoscere da
vicino le campionesse del ciclismo. Sarà una grande giornata di sport
e di festa per tutta la comunità”.

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POLITICA

Napoli, uomo accoltellato durante una festa: i particolari

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Shock a Napoli, dove nella serata di ieri un uomo è stato accoltellato durante una festa in via Ponti Rossi. Si tratta di un 31enne originario dello Sri Lanka, colpito diverse volte in numerose parti del corpo.

Pertanto è stato subito portato all’ospedale Cardarelli, dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico ed è in pericolo di vita. Intanto i carabinieri della Compagnia Vomero indagano per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e individuare i responsabili.

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