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Napoli – La Chiesa in campo contro le Mafie, prete e docente impegnato in prima linea contro le mafie e l’usura.

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Martedì, 12 marzo 2024, a partire dalle ore 09.30, presso la sezione San Tommaso della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, in viale Colli Aminei 2 (Napoli), nell’ambito del convegno “Don Peppe Diana: per amore del mio popolo. Il contesto, l’impegno e l’eredità pastorale di un martire”, sarà presentato il libro «La Chiesa ai tempi della corruzione sistemica» di Don Marcello Cozzi.

Il testo, pubblicato da Editoriale Scientifica, è frutto dell’impegno di ricerca della sezione San Tommaso d’Aquino e raccoglie in modo organico appunti e riflessioni destinati a quanti, soprattutto in ambito ecclesiale, intendono approfondire il fenomeno grave e complesso della corruzione per rispondere fondamentalmente ad una domanda: «in che modo la Chiesa deve occuparsene?».

Al convegno, nel corso del quale si discuterà del volume alla presenza dell’autore, interverranno tra gli altri l’arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, il vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana, monsignor Francesco Savino, il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, il sindaco di Napoli, professor Gaetano Manfredi, l’onorevole Federico Cafiero De Raho, già procuratore aggiunto di Napoli, il Decano della sezione San Tommaso della PFTIM, monsignor Antonio Foderaro, il sindaco di Casal di Principe, Renato Natale.

Partendo da un approfondimento biblico e magisteriale del tema, il volume tenta di capire prima di tutto non perché preoccuparsi della corruzione ma come fare in modo che questa preoccupazione venga fatta propria dalla Chiesa.

Come deve porsi la Chiesa nei confronti della corruzione? Da quali presupposti teologici partire perché il suo impegno possa incidere in modo efficace nella costruzione di percorsi di giustizia e legalità? In quale idea di Chiesa affondare un impegno così complesso e delicato? Quale tipo di pastorale attuare concretamente nelle comunità parrocchiali e diocesane?

Si tratta ovviamente di pagine che non hanno la pretesa di porsi come un lavoro esaustivo sull’argomento, ma vogliono essere una sorta di manuale ad uso degli operatori pastorali, sia laici che presbiteri, non solo perché ci troviamo dinanzi ad un fenomeno in continua evoluzione, ma anche perché, dal puto di vista della riflessione e della operatività pastorale, l’attenzione ad esso è tutto sommato recente, grazie anche alla notevole e costante sollecitazione che viene dal magistero di papa Francesco, al quale l’autore inevitabilmente fa continuo riferimento.

L’autore

Don Marcello Cozzi è un sacerdote lucano impegnato da decenni nell’educazione alla legalità e alla giustizia, nel contrasto alle mafie e nell’accompagnamento ai pentiti di mafia e ai testimoni di giustizia. È stato vicepresidente della Federazione italiana delle associazioni antiracket e antiusura, e vicepresidente di Libera. Attualmente è presidente della Fondazione nazionale antiusura “Interesse uomo” e docente presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale sez. San Tommaso di Napoli, la Pontificia Università Lateranense di Roma e l’Istituto Teologico Leoniano di Anagni. 

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Nicola Caputo candidato alle Europee resta seduto sulla poltrona di Assessore Regionale

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NAPOLI – È già cominciata la campagna elettorale per i candidati al Parlamento Europeo e tra i candidati della Campania si può scorgere il nome di Nicola Caputo tra le file di Stati Uniti d’Europa la lista nata dalla fusione di Renzi ed Emma Bonino.

Nicola Caputo, ad oggi rappresenta i voti del Presidente della Regione De Luca, dato che il Governatore ha deciso di “pesarsi” come si dice in gergo, per una sfida a sfondo regionale, proprio contro il suo partito che, come tutti sanno, è stato l’artefice dei primi bastoni messi tra le ruote alla sua lotta per il terzo mandato.

Quindi De Luca contro il PD di Raffaele Topo, altro elemento di spicco della Campania, preferito dal PD insieme alla Picierno, Decaro e Sandro Ruotolo.

Ieri è stata la giornata del primo annuncio di Nicola Caputo attraverso i social, dove informa i propri fan del cambio strategico della Comunicazione, col quale si è deciso di usare i propri social solo ed esclusivamente per comunicazioni elettorali, accantonando per adesso la comunicazione istituzionale dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania.

“Le istituzioni sono una cosa seria, alta, solenne e vanno rispettate, così come le elezioni sono il momento più alto dell’esercizio della democrazia: per questo ho inteso come deontologicamente corretto interrompere l’attività di comunicazione istituzionale relativa all’Assessorato.

Ho servito le istituzioni sempre – prosegue l’Assessore – con il massimo della passione e della abnegazione, cercando di rendicontare quanto facevo tutti i giorni. L’ho fatto sia da Parlamentare europeo che da assessore regionale (ben 914 Agridiario e 156 AgriWeekReCap) senza mai confondere l’attività istituzionale con quella politica.

Con la stessa trasparenza, senso delle Istituzioni e onestà intellettuale – conclude – ho deciso di non confondere il Nicola Caputo candidato con il Nicola Caputo assessore”.

Queste alcune parole del post pubblicato ieri da Nicola Caputo. L’Assessore parla di deontologia, trasparenza, senso delle istituzioni e onestà intellettuale. Praticamente tutti valori di una perfetta democrazia usati in un solo post. Peccato però che il senso di democrazia vorrebbe che l’Assessore sia messo alla pari dei suoi competitor e non quello di rivestire una carica istituzionale in campagna elettorale, la quale carica, indiscutibilmente determina un vantaggio rispetto ai concorrenti, dato che in questo mese, si potranno continuare a dare risposte “politiche” agli amici e agli amici degli amici come già successo, forse inconsapevolmente, con uno dei suoi staffisti, ma questo ve lo racconteremo in un altro editoriale.

Praticamente l’Assessore Nicola Caputo, sta conducendo la campagna elettorale per le europee stando “seduto a cavallo” – come si dice in gergo politico – e poi parla di democrazia, senso delle istituzioni e trasparenza. Avrebbe fatto davvero questo se si fosse dimesso da Assessore regionale. Tanto é vero che chi comincia a leggere il suo post, nelle prime battute, crede proprio di stare lì a leggere delle sue dimissioni, peccato però che la comunicazione era solo per avvertire che la sua pagina smette di essere istituzionale per diventare promozionale. Peccato per quelli che realmente sperano in un cambio di rotta della politica.

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Sciopero indetto da Vesuviana, C. Flegrea, Cumana ed EAV

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Lunedì 6 maggio 2024, ci sarà uno sciopero di 24 ore proclamato dall’Usb.
Le ragioni di tale sciopero, che paralizzerà parzialmente la viabilità campana, sono da ricondursi ai problemi relativi alla sicurezza e al benessere di lavoratori e cittadini, dalla manutenzione dei treni e degli autobus, all’adeguamento dei contratti.
Durante lo sciopero di Lunedì 6 maggio, saranno ovviamente garantite alcune corse per la Circumvesuviana.

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Fondi Ministero della Cultura: 34,3 milioni alla Campania

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Quasi 236 milioni di euro a favore del patrimonio culturale italiano. È la notizia arrivata oggi dal ministero della Cultura dopo la pubblicazione di un decreto firmato dal ministro Gennaro Sangiuliano. I fondi riguardano il triennio 2024-2026 e interessano i settori dei beni archeologici, a cui sono riservati circa 15 milioni, delle belle arti e il paesaggio, che ricevono 27,2 milioni di euro, e dei musei, a cui arrivano quasi 12,5 milioni. A questi, si aggiungono gli archivi con 3,7 milioni e le biblioteche con 5,4 milioni di euro. 
La Campania riceverà 34,3 milioni di euro, a fronte di 125 progetti finanziati; seconda tra le regioni più finanziate dal ministero della Cultura. Gli stanziamenti saranno particolarmente cospicui per le belle arti e il paesaggio con 45 interventi che verranno realizzati con 19,6 milioni di euro. 

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