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Cronaca

Blitz della Dia a Giugliano, imprenditore chiede il pizzo ad altri imprenditori: arrestate 3 persone

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Blitz all’alba di questa mattina degli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Napoli, che hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone, ritenute vicine al clan Mallardo operante a Giugliano.

In particolare, sono indiziati a vario titolo di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione e tentata estorsione aggravate dalle modalità mafiose. Tra le persone oggetto dell’ordinanza, vi è anche un imprenditore del posto, ritenuto attiguo al clan Mallardo per ottenere favori.

Infatti, come appurato dagli inquirenti in fase d’indagine, l’imprenditore avrebbe avanzato richieste estorsive ai danni di altri imprenditori della zona. Invece, gli altri due indagati sono stati arrestati in quanto ritenuti responsabili di aver chiesto e ottenuto la somma di 90mila euro a un imprenditore edile di Giugliano, impegnato in lavori di ristrutturazione.

Cronaca

Napoli, nota pizzeria del centro storico acquisita con la protezione del clan Contini

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Blitz della Guardia di Finanza di Napoli e della Squadra Mobile, che nel corso della mattinata odierna ha notificato un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di cinque soggetti, gravemente indiziati dei reati di trasferimento fraudolento di valori e autoriciclaggio, aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità agevolativa dell’organizzazione camorristica denominata clan Contini.

In particolare, le indagini hanno consentito di accertare l’intestazione fittizia di due società operanti nel settore della ristorazione e panificazione per agevolare il raggiungimento delle finalità illecite del predetto sodalizio e per il sostentamento dei detenuti e delle rispettive famiglie. L’impresa di ristorazione “Dal Presidente”, operante nel centro storico di Napoli, precisamente in via dei Tribunali, sarebbe stata acquistata grazie all’apporto economico e alla protezione fornita da un esponente di spicco del clan, alla cui famiglia sarebbe stata destinata una parte dei relativi proventi anche dopo la sua detenzione conseguente ad una condanna per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

Inoltre, l’attività investigativa avrebbe permesso di appurare anche la fittizia intestazione di un’impresa individuale operante nel settore dei servizi turistici, che il precedente titolare sarebbe stato costretto a dismettere con minacce, percosse e intimidazioni, e di sette immobili di pregio siti nel capoluogo partenopeo.

Gli indagati avrebbe reimpiegato nelle società di ristorazione e panificazione e nell’acquisto degli indicati beni immobili l’importo complessivo di euro 412.435,00, versato in contanti con reiterate operazioni sui conti societari e personali.

Pertanto, tale profitto illecito è stato sottoposto a sequestro insieme alle quote delle società, all’impresa individuale e agli immobili oggetto d’intestazione fittizia, per un valore complessivo di oltre 3,5 milioni di euro.

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Cronaca

Carcere di Poggioreale: detenuto manda a fuoco la sua cella

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«A Poggioreale, ancora una volta, solo il tempestivo intervento del personale penitenziario ha evitato la tragedia: nella serata di ieri al Reparto Venezia un detenuto ha dato fuoco alla sua cella, mettendo a rischio anche il compagno. Le fiamme si sono rapidamente diffuse con il propagarsi dell’intensità di fumo ed hanno richiesto l’evacuazione dell’intero primo piano. Gli agenti hanno deciso di continuare il proprio turno di lavoro per assicurare il soccorso e l’assistenza ad alcuni detenuti mettendoli in salvo».

A riferirlo è una nota del Sindacato Polizia Penitenziaria, con la firma del segretario generale Aldo Di Giacomo.

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Cronaca

Shock a Castellammare, rinvenuto il cadavere di un uomo: i dettagli

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Tragico ritrovamento avvenuto a Castellammare di Stabia, dove è stato rinvenuto il cadavere di un uomo in via Santa Caterina, in zona porto.

Si tratterebbe di un uomo di origini ucraine, con un connazionale fermato dalla Polizia poco dopo e portato in caserma. Al momento, tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, ci sarebbe quella della lite tra i due sfociata poi nell’omicidio.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato e della Scientifica per i rilievi del caso.

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