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NAPOLI. Edenlandia, “Un Pomeriggio di Felicità” per i bambini

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“Un Pomeriggio di Felicità” è il titolo dell’iniziativa che vede i ragazzi di alcune case famiglia in gita all’Edenlandia.

Organizzato in collaborazione con l’Associazione no profit di Napoli Social Skills.

Mercoledì 19 dicembre dalle ore 16:30 i bambini e i ragazzi passeranno un pomeriggio spensierato nel Parco.

Edenlandia per il sociale è una fetta importante delle attività che vengono organizzate parallelamente a quelle ludiche.

Già impegnato in “Edenlandia for children”, la collaborazione benefica con la Fondazione Santobono – Pausilipon, il grande parco cittadini si avvicina anche ai bambini delle tante case famiglia che operano sul territorio napoletano.

Il polo della Progettazione Sociale, in questo caso affidato all’Associazione Social Skills, nasce con il macro progetto “Edenlandia per il Sociale”, diretto dalle dottoresse Rossella Chiapparelli e Simona D’Agostino. Una assistente sociale e una pedagogista traducono le idee e i sogni del fare bene in appuntamenti ed eventi concreti rivolti ai bambini, agli adolescenti, alle famiglie, che vivono il disagio economico, culturale e sociale odierno.

L’iniziativa “Un pomeriggio di felicità”, regala un pomeriggio di allegria ai minori, insieme ai loro educatori, fatto di giochi, giostre, musica, spettacoli e regali.

Edenlandia per loro diventa un luogo dove poter vivere la magia del Natale, restituendo a tutti i bambini il diritto al gioco.

L’importanza del gioco, della solidarietà ricevuta ed appresa per riprodurla da adulti, i valori di divertimento sano accompagnato e strutturato – dichiara la d.ssa Chiapparelli – hanno una valenza educativa fondamentale per la crescita psicofisica e la tenuta emotiva dell’adulto, degli uomini e delle donne del futuro“.

La d.ssa D’Agostino non nasconde l’emozione quando descrive la gioia e l’entusiasmo con cui lo staff di Social Skills si è prodigato per organizzare l’evento e dichiara “E’ stato bellissimo comunicare ai responsabili delle Comunità Educative l’iniziativa: abbiamo donato e ricevuto un’ondata di felicità“.

Donare felicità significa mettersi nei panni dei piccoli con viva empatia – dichiara Gianluca Vorzillo, amministratore unico di Edenlandia – Regalare attimi di serenità e divertimento ai bambini meno fortunati dovrebbe essere un dovere. Fare del bene fa bene, sempre“.

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Crollo al Centro Commerciale Campania, la Procura apre un’inchiesta: i dettagli

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Attimi di paura all’interno del Centro Commerciale Campania di Marcianise, dove lo scorso sabato sera è crollata una controsoffittatura.

Pertanto la Procura ha aperto un’inchiesta, con i Vigili del Fuoco di Caserta intervenuti sul posto per i rilievi del caso. Ecco quanto dichiarato dal comandante Paolo Massimi:

“Avremmo potuto raccontare una storia diversa e molto tragica se il crollo fosse avvenuto alcune decine di minuti prima”.

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Napoli, cagnolina scuoiata viva da due uomini e abbandonata in uno scasso: è stata adottata

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una cagnolina ritrovata alcuni giorni fa in uno scasso a Poggioreale, mentre versava in gravi condizioni a seguito di un’aggressione subita.

Infatti due uomini l’hanno scuoiata viva e abbandonata al suo destino. Per fortuna Stella Gervasio, presidente dell’associazione ‘Animal Day’ l’ha adottata, dopo che la cagnolina è stata sottoposta ad una serie di interventi chirurgici.

A tal proposito ecco il commento del deputato Francesco Emilio Borrelli:

“Ora bisogna trovare i criminali che l’hanno seviziata. Secondo le testimonianze si tratta di due adulti che parlano un dialetto campano e hanno inferto queste atrocità sulla cagnetta con estrema perizia e accuratezza. Vanno trovati ed assicurati alla giustizia”.

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Attualità

Stati Generali della Natalità, Papa Francesco: “Senza bambini e giovani un Paese perde il suo desiderio di futuro”

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In occasione degli Stati Generali della Natalità, Papa Francesco è tornato su questo delicato tema che sta tenendo banco nelle ultime settimane. Ecco le sue dichiarazioni:

“Il calo della natalità deve essere affrontato con lungimiranza. A livello istituzionale urgono politiche efficaci, scelte coraggiose, concrete e di lungo termine. C’è bisogno di un impegno maggiore da parte di tutti i governi, perché le giovani generazioni vengano messe nelle condizioni di poter realizzare i propri legittimi sogni. Per questo bisogna porre una madre nella condizione di non dover scegliere tra lavoro e cura dei figli; oppure liberare tante giovani coppie dalla zavorra della precarietà occupazionale e dell’impossibilità di acquistare una casa”.

Poi, prosegue: “Il numero delle nascite è il primo indicatore della speranza di un popolo. Senza bambini e giovani un Paese perde il suo desiderio di futuro. In Italia, ad esempio, l’età media è attualmente di quarantasette anni, e si continuano a segnare nuovi record negativi. Purtroppo, se dovessimo basarci su questo dato, saremmo costretti a dire che l’Italia sta progressivamente perdendo la sua speranza nel domani, come il resto d’Europa: il Vecchio Continente si trasforma sempre più in un continente vecchio, stanco e rassegnato, così impegnato ad esorcizzare le solitudini e le angosce da non saper più gustare, nella civiltà del dono, la vera bellezza della vita. Il problema del nostro mondo non sono i bambini che nascono: sono l’egoismo, il consumismo e l’individualismo, che rendono le persone sazie, sole e infelici”.

Poi, il Pontefice ha ricordato che “in passato non sono mancati studi e teorie che mettevano in guardia sul numero degli abitanti della Terra, perché la nascita di troppi bambini avrebbe creato squilibri economici, mancanza di risorse e inquinamento. Mi ha sempre colpito constatare come queste tesi, ormai datate e superate da tempo, parlassero di esseri umani come se si trattasse di problemi. Ma la vita umana non è un problema, è un dono. E alla base dell’inquinamento e della fame nel mondo non ci sono i bambini che nascono, ma le scelte di chi pensa solo a sé stesso, il delirio di un materialismo sfrenato, cieco e dilagante, di un consumismo che, come un virus malefico, intacca alla radice l’esistenza delle persone e della società. Quindi il problema non è in quanti siamo al mondo, ma che mondo stiamo costruendo; non sono i figli, ma l’egoismo, che crea ingiustizie e strutture di peccato. E allora le case si riempiono di oggetti e si svuotano di figli, diventando luoghi molto tristi”.

Infine, ha concluso dicendo: “C’è un dato che mi ha detto uno studioso della demografia: in questo momento gli investimenti che danno più reddito sono la fabbrica di armi e gli anticoncezionali: uno distrugge la vita, l’altro impedisce la vita. E questi sono gli investimenti che danno più reddito, è brutto. Nelle case non mancano i cagnolini e i gatti, questi non mancano, mancano i figli. Il futuro non si costruisce solo facendo figli, manca un’altra parte importante, i nonni. Oggi c’è una cultura di nascondere i nonni, mandarli nella casa di riposo. E’ cambiato un po’ per la pensione…ma la tendenza è quella: scartare i nonni. Per favore non dimenticare i nonni, i nonni soli, i nonni scartati, questo è un suicidio culturale, abbiamo cura dei figli ma anche cura dei nonni, è molto importante”.

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